2015-12-04_23

Nuovo presidente della FCEI è il pastore battista Luca Maria Negro

Il pastore battista Luca Maria Negro, direttore del settimanale Riforma, è il nuovo presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).

«Mi rallegro del fatto che questo nuovo incarico giunga in un momento favorevole per il movimento ecumenico, perché finalmente, dopo decenni di stagnazione, vediamo dei segnali positivi, in particolare grazie al pontificato di Papa Francesco»: questa a caldo la dichiarazione del nuovo presidente FCEI, eletto oggi dalla XVIII Assemblea della Fcei riunita a Pomezia (RM).

Oltre al dialogo ecumenico, ma anche interreligioso, tra le priorità della Fcei vede in particolare le questioni migratorie e quella della libertà religiosa e di coscienza in Italia: «Sarà nostra cura  proseguire nello sforzo di accoglienza, accompagnamento ed integrazione dei rifugiati attraverso il progetto ’Mediterranean Hope’ avviato sin dall’anno scorso. Sul fronte invece della libertà di religione e di coscienza e della laicità dello Stato la Fcei ha contribuito a un progetto coordinato da un gruppo di giuristi, finalizzato all’elaborazione di un disegno di legge che superi finalmente la legislazione fascista sui ‘culti ammessi’. La Fcei continuerà dunque a impegnarsi su questo tema che è essenziale in un paese che diventa sempre più multietnico, multiculturale, multireligioso». E poi, con un occhio rivolto alla COP21 di Parigi, il pastore Negro cita «l’impegno non più procrastinabile a favore della salvaguardia del Creato, un impegno che vede le chiese in prima linea». Tuttavia, Negro tiene a sottolineare che «la Fcei non è una ong. E’ un’organizzazione che in primo luogo ha al suo centro l’attenzione verso l’unità del protestantesimo, ma più in generale verso l’unità delle chiese. In questo senso è importante riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra il nostro impegno sociale e la nostra testimonianza di fede».

Questa mattina la XVIII Assemblea Fcei, composta da 25 delegati come da nuovo Statuto approvato il 6 dicembre, ha eletto anche le altre cariche esecutive. Nel nuovo Consiglio della Fcei sono stati eletti: Stefano Bertuzzi (metodista), Maria Bonafede (valdese), Ilaria Castaldo (Esercito della Salvezza), Christane Groeben (luterana), Roberto Mellone (valdese), Silvana Ronco (metodista). Il Collegio dei revisori è composto da: Avernino Di Croce (battista), Gian Paolo Ricco (metodista), Cordelia Vitiello (luterana).

Nella giornata di ieri sono stati numerosi gli atti approvati dall’Assemblea composta da delegati battisti, luterani, metodisti, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere. Atti che toccano trasversalmente tutti gli ambiti di impegno della Fcei: dal dialogo ecumenico e interreligioso all’accoglienza dei migranti, dalla libertà religiosa alla laicità dello Stato, dalla salvaguardia del Creato alla dignità del lavoro, dalla lotta alla violenza contro le donne ai 500 anni della Riforma del 2017. In particolare, l’Assemblea ha votato un atto per l’introduzione di un Bilancio Sociale della FCEI, permettendo di comunicare periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività non limitati ai soli aspetti finanziari e contabili.

In tema di accoglienza ai migranti l’Assemblea ha approvato un articolato documento anche alla luce dell’esperienza con “Mediterranean Hope”, progetto della FCEI avviato più di un anno fa.

Una ferma condanna della violenza attuata in nome della religione – a Parigi e Beirut, ma anche negli Stati Uniti e in Nigeria – è stata espressa con un’apposita mozione, che inoltre condanna «l’identificazione dello straniero e dell’immigrato come potenziale terrorista” e afferma “la contrarietà rispetto all’uso strumentale di simboli cristiani come rafforzamento dell’identità italiana contro l’altro».

Foto Pietro Romeo