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Buttiero: «Mi ricandido perché la mia città è virtuosa»

Le elezioni amministrative a Pinerolo si dovranno tenere entro il 15 giugno 2016. Ci sono ancora sei mesi di tempo ma è meglio iniziare ad alimentare il dibattito politico per la gestione della città più influente del territorio che, inevitabilmente, condiziona anche le altre realtà del territorio.

Iniziamo dall’intervista al sindaco uscente Eugenio Buttiero che si è detto disponibile a ricandidarsi a un secondo mandato. Nelle scorse settimane altri due esponenti del Pd pinerolese hanno avanzato la loro volontà a guidare la città: Luigi Pinchiaroglio e Luca Barbero. Per il momento le primarie non sono annunciate e l’intenzione del Partito democratico cittadino è quella di trovare internamente un candidato unitario. Ne discuteranno nelle prossime settimane per cercare una mediazione, altrimenti saranno primarie. Il fronte dell’opposizione vede il forte Movimento 5 stelle alle prese con la scelta del candidato, mentre ancora nulla si muove nel centro destra: forse la Lega Nord correrà da sola con Gualtiero Caffaratto, segretario della circoscrizione pinerolese e membro dell’ufficio segreteria della Provincia di Torino della Lega Nord. Gli esponenti in consiglio comunale del centro destra area FdI, Ncd e Forza Italia (negli ultimi vent’anni molto forte in città e ora, come nel resto d’Italia, in declino) attendono le mosse degli avversari.

Sindaco Buttiero, perché si ricandida?

«Perché ritengo che il bilancio del mio primo mandato sia buono e virtuoso, anche se mancano ancora sei mesi e ci sono questioni da concludere. Ritengo che insieme alla mia maggioranza abbiamo attuato la gran parte dei punti del nostro programma di mandato».

Quali sono stati i suoi più importanti successi?

«Abbiamo acquisito il polo culturale della Caserma Bochard e che, secondo il nostro progetto, dovrà promuovere uno sviluppo culturale e turistico sul territorio, trasformando la nostra forza da manifatturiera a culturale. Abbiamo trovato una soluzione per la Caserma dei Carabinieri e, grazie a un finanziamento del Ministero, la nuova collocazione nell’ex Nizza Cavalleria oltre ad aver acquistato un’area di 6.000 mq per Pinerolo. Abbiamo completato il Polo dell’equitazione che da tempo era fermo e, nonostante non arrivino più risorse regionali, l’abbiamo portato al 95% di completamento. Abbiamo salvato il polo di Acea Ambiente che rischiava di essere chiuso con i suoi cento dipendenti, rilanciandolo con il trattamento dell’umido. Insieme all’inceneritore della Trm di Grugliasco è l’unica realtà di trattamento dei rifiuti in ambito metropolitano. Entro fine anno tutto il comune sarà cablato a banda larga. Un’altra azione è stata la costituzione dell’ufficio di found rising che, grazie a tre tecnici esperti e dedicati, ha recuperato un milione e ottocentomila euro di finanziamenti nel 2014, mentre nel 2015 puntiamo a raggiungere oltre 3 milioni di finanziamenti. Nonostante dal 2012 al 2015 abbiamo avuto una riduzione di trasferimenti dallo Stato e dalla Regione di 5 milioni, abbiamo ridotto di 8 milioni i mutui, le spese correnti di un milione e trecentomila euro, abbiamo sempre rispettato il Patto di Stabilità, e abbiamo recuperato con la lotta all’evasione un milione di euro nel 2013 e 800 mila euro nel 2014. Pareggiamo il bilancio su 35 milioni di euro di cui 9 di costi di personale. 2 milioni e centomila euro vanno nei servizi a domanda individuale, le mense e i servizi scolastici, la raccolta rifiuti.

Abbiamo mantenuto e potenziato la disponibilità di risorse e l’assistenza per lo stato sociale: 5 milioni e cinquecento mila euro per l’emergenza abitativa e l’assistenza sociale. Ci siamo appena dotati del Registro delle Unioni civili e ora abbiamo i conti a posto: siamo un comune virtuoso.

Adesso credo dovremmo ragionare in termini metropolitani, con una visione ampia dello sviluppo di tutto il territorio pinerolese. Per esempio il raddoppio della ferrovia Pinerolo-Torino e il collegamento veloce con Torino e con la stazione metropolitana di Piazza Bengasi. Torino sta collegando Corso Grosseto con Caselle e questo significherebbe collegare l’aeroporto più importante del Nord Ovest direttamente con il pinerolese».

E le sue autocritiche?

«Non avremmo dovuto perdere il Tribunale, forse con una maggiore tenacia l’avremmo fatto rimanere a Pinerolo. Avrei preferito aumentare l’efficienza amministrativa del comune riducendo la burocrazia. L’abbiamo già ridotta con controlli di gestione, informatizzazione e procedure diverse, ma il mio obiettivo era più alto».

Cosa resta da fare in questi ultimi sei mesi?

«Finire e approvare la variante ponte del Piano regolatore che è andata in riduzione dopo tanti anni, sotto l’aspetto dell’edificabilità urbanistica. Abbiamo ridotto di 2.000 persone la variante, abbiamo stabilito che non si deve costruire nelle aree agricole e abbiamo lavorato per il recupero del patrimonio esistente. Abbiamo recuperato dal precedente Piano regolatore 300.000 mq di terreno che non è più edificabile. Per la Bochard dobbiamo produrre per il Demanio uno studio di fattibilità, già affidato ai miei tecnici, che definisca la visione di quello che vuol essere il nuovo polo culturale e turistico del pinerolese. A maggio poi arriverà il Giro d’Italia nuovamente a Pinerolo. Voglio lavorare per il Piano strategico metropolitano del territorio, visto che sono nel Consiglio metropolitano. A dicembre convocherò tutti gli amministratori locali per definire la nostra idea di sviluppo futuro del territorio del pinerolese. Infine, la sanità: abbiamo ottenuto 1 milione e 500.000 euro di nuove apparecchiature per l’ospedale, ma non basta. Dobbiamo aumentare il livello sanitario del nostro territorio integrando l’ospedale di Pinerolo con i presidi di Pomaretto e Torre Pellice».

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Foto: “Pinerolo 001” by Francofranco56Own work. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.