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Sfogliando i giornali del 20 novembre

01 – Lutto cittadino a Casale Monferrato

Il comune di Casale Monferrato ha proclamato questa mattina il lutto cittadino, dopo la sentenza della Corte di Cassazione sul caso Eternit. Lo ha annunciato la sindaca, Titti Palazzetti, che questa mattina è scesa in piazza con gli abitanti del paese per protestare contro l’annullamento per prescrizione della condanna dell’industriale svizzero Stefan Schmidheiny. La cassazione, infatti, ieri ha deciso di annullare senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per Schmidheiny nel processo Eternit. Sono stati annullati anche i risarcimenti per le vittime, stimati in circa 90 milioni di euro. La sentenza di ieri smentisce quindi, a livello procedurale, le decisioni dei giudici di primo e secondo grado, avvenute nel febbraio del 2012 e nel giugno 2013.

02 – Le chiese devono avere un ruolo speciale nella lotta contro l’Hiv

Il direttore esecutivo dell’Ecumenical Pharmaceutical Network, Mirfin Mpundu, ha dichiarato ieri che «per via della loro posizione dominante in Africa, le chiese possono e devo giocare un ruolo di primo piano nella lotta per eliminare l’Hiv e l’Aids e per migliorare le condizioni di vita delle persone che devono convivere col virus». La Epn ha base in Kenya, dove lavora in collaborazione con un progetto del World Council of Churches che si muove nella stessa direzione. Proprio il Wcc ha rilasciato nuove linee guida sul tema dell’Hiv, ribadendo che «non si tratta soltanto di un problema sanitario. C’è una dimensione economica, una sociale e una economica. Le chiese hanno la capacità di agire su tutti i livelli». Rispetto all’azione sociale, le principali necessità sono due: la lotta contro lo stigma sociale e l’eliminazione della “falsa teologia” che promuove l’idea che le persone possano guarire solo attraverso la fede e senza ricorrere a cure.

03 – L’Onu chiede un processo contro la Corea del Nord

Il regime della Corea del Nord ha minacciato di condurre nuovi test nucleari, dopo l’approvazione della mozione del Consiglio per i diritti umani dell’Onu che chiedeva al Consiglio di sicurezza di aprire un processo per i crimini contro l’umanità commessi dal regime di Pyongyang. Le Nazioni Unite, attraverso il Consiglio per i diritti umani, ha infatti chiesto ieri al Consiglio di sicurezza dell’Onu di portare la Corea del Nord davanti alla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità. Non si tratta di una decisione definitiva, perché la mozione dovrà tornare ancora una volta all’assemblea generale prima di passare alla sua dimensione operativa. La vicenda parte dal rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite a febbraio del 2014, in cui si denunciavano le violenze del regime guidato da Kim Jong-un nei confronti degli oppositori politici e in generale contro chiunque non fosse allineato ai desideri personali del presidente. La procedura potrebbe comunque già arenarsi nel passaggio al Consiglio di sicurezza, perché Russia e Cina, alleati della Corea del Nord, potrebbero opporre il veto. Intanto, Il governo sudcoreano ha presentato un piano finanziario per la riunificazione dei due paesi che prevede un costo di 500 miliardi di dollari, senza aumenti delle tasse, per livellare le economie di Nord e Sud.

04 – Risarciti alcuni prigionieri politici in Cile

Un tribunale cileno ha accordato un risarcimento da 7,5 milioni di dollari per trenta prigionieri politici che erano stati confinati in un’isola nella Terra del Fuoco durante la dittatura militare di Augusto Pinochet. Tra i prigionieri c’erano leader politici ed ex ministri, che furono imprigionati sull’isola distante quattromila chilometri da Santiago del Cile per due anni a partire dal colpo di stato del 1973. Per il tribunale, i detenuti «subirono un’offesa morale irreparabile». I prigionieri, dice la ricostruzione, erano tenuti in baracche a temperature sotto zero e costretti ai lavori forzati, in condizioni così disastrose da causare la morte di quattro prigionieri. L’isola di Dawson si trova nei pressi dello Stretto di Magellano, ed è considerato uno dei luoghi più inospitali della Terra.

05 – Nuovi sbarchi a Pozzallo

A Pozzallo, in provincia di Ragusa, sono sbarcati questa mattina 120 migranti, di nazionalità afgana, siriana e irachena. Sono stati portati in salvo dalla guardia costiera, che ha concluso le proprie operazioni alla fine della mattinata. Nella giornata di domani si attende invece l’arrivo della nave militare italiana Borsini con altri 450 migranti, soccorsi nel Canale di Sicilia, mentre sembrerebbero essere stati individuati i responsabili dello sbarco avvenuto lunedì, sempre a Pozzallo. Intanto, Human Rights Watch lancia un nuovo allarme sul crescente sentimento xenofobo nelle periferie italiane. «Invece di parlare dei rifugiati e dei richiedenti asilo come un peso, i leader politici dovrebbero porre l’accento su come contribuiscono alla società italiana. Invece di parlare di “valanghe” e “tsunami”, dovrebbero ricordare che paesi come il Libano o la Turchia ospitano un numero di rifugiati nettamente superiore a quello dell’intera Unione europea».

Foto: China Files – CC3.0 Attribuzione, Non commerciale, condividi allo stesso modo