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“Non abbassare la guardia sull’antisemitismo”

«Caro presidente Gattegna, in giorni tragici nei quali il mondo piange le vittime di Parigi, a nome mio personale e della Tavola valdese, le scrivo per esprimere all’intera comunità ebraica italiana il nostro sconcerto per l’attentato contro il sig. Nathan Graff», ha scritto il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini per esprimere solidarietà e vicinanza fraterna al membro della comunità ebraica di Milano, aggredito pochi giorni fa per strada. «Si tratta di un gesto che non possiamo minimizzare e che richiama tutti noi a vigilare contro il veleno dall’antisemitismo e dell’intolleranza che periodicamente colpisce in Italia e in Europa – aggiunge il pastore Bernardini nel suo messaggio – Se una minaccia agli ebrei è una minaccia alla sicurezza di tutti, allo stesso modo gli attentati in Francia devono essere un monito per tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore i valori della convivenza e della democrazia».

«Per questo, come cittadini e come credenti, ci sentiamo impegnati a contrastare ogni forma di fanatismo e di intolleranza, tanto più quando pretende di attribuirsi giustificazioni religiose o teologiche -ha concluso il moderatore – Valdesi ed ebrei vantano una lunga storia di impegno per i valori della democrazia, della libertà e della laicità che, in giornate angosciose e preoccupanti come quella di oggi, solennemente e con determinazione sentiamo di dover ribadire di fronte alle nostre comunità, alle istituzioni e alla società italiana. Nel chiederle di porgere al sig. Graff gli auguri per una pronta guarigione, le invio un caro saluto».

La lettera del moderatore Bernardini era stata preceduta, lo scorso venerdì, da un intervento delle chiese evangeliche di Milano, che avevano espresso fraterna e completa vicinanza alla comunità ebraica di Milano e d’Italia:
 «La bestiale “giustizia dei coltelli” ci chiama tutti alla difesa di quei valori di libertà di religione e di pensiero che stanno a fondamento di una pacifica convivenza fra i popoli, le religioni, le culture», scrivevano in un comunicato ripreso dall’agenzia Nev. In seguito all’accoltellamento di Nathan Graff, ebreo ortodosso, occorso ieri sera a Milano, le chiese evangeliche del capoluogo ambrosiano hanno diffuso una nota per esprimere la loro solidarietà ai presidenti della comunità ebraica di Milano e al rabbino capo Alfonso Arbib, in cui si legge: «Venire accoltellati, oltretutto da dietro, alla schiena, per il semplice fatto che con gli abiti si testimonia la propria fede; passeggiare pacificamente per Milano ed essere aggrediti per la mera, ma visibile appartenenza al mondo ebraico… La bestiale “giustizia dei coltelli” che tende a dilagare in Medio Oriente e in Europa, ci chiama tutti alla solidarietà e alla difesa di quei valori di libertà di religione e di pensiero che stanno a fondamento di una pacifica convivenza fra i popoli, le religioni, le culture. Le chiese evangeliche di Milano – valdese, metodista, battista, luterana, anglicana, avventista, – esprimono la loro fraterna e completa vicinanza alla comunità ebraica di Milano e d’Italia, nel momento del dolore e del pericolo. Fermamente convinte che la testimonianza della cultura, della spiritualità, della fede e della presenza ebraica nel nostro Paese sia fondamentale e irrinunciabile per costruire assieme un cammino di pace e di giustizia, le chiese evangeliche di Milano assicurano il loro pieno impegno affinché la possibilità di vivere ed annunciare la propria fede sia garantita a ogni comunità e a ogni individuo, a partire dai fratelli ebrei».

Foto “Milano 2002” by Daniel VenturaOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.