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Baffi contro il cancro

L’anno scorso i giocatori dell’H.C. Valpellice erano scesi sul ghiaccio con maglie rosa andate poi all’asta per sensibilizzare e sostenere il Centro Tumori di Candiolo sulla prevenzione dei tumori tipicamente femminili; quest’anno invece si è puntato sui baffi con attenzione quindi agli uomini. Come da tradizione nel mese di novembre, rinominato per l’occasione «Movember» (la «m» sta a significare «moustache») in alcuni sport professionistici (soprattutto nord-americani) i giocatori si lasciano crescere i baffi. Così è stato anche per la gara di sabato scorso a Torino, fra Valpellice e Gherdeina. Giocatori e tifosi erano invitati a lasciarsi crescere i baffi e sostenere il Centro di Candiolo, e a chi non era provvisto di baffi, ne venivano dati in omaggio. Il protagonista della campagna di sensibilizzazione è stato «il carcinoma della prostata –come ci ricorda Gianmarco Sala, responsabile fundraising della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus –poco conosciuto, anche per una sorta di riservatezza degli uomini, meno propensi a parlare di questi argomenti, rispetto alle donne, più consapevoli». Gli spettatori hanno contribuito alla causa attraverso il biglietto d’ingresso, di cui una parte è stato devoluto dalla società alla Onlus.

Sportivamente parlando la Valpe è stata sconfitta ai rigori, dopochè la gara era finita sull’uno a uno. Una partita poco spettacolare ma combattuta che ha entusiasmato i 1200 spettatori presenti.

L’ultima nota riguarda l’esordio «casalingo» del nuovo allenatore del Valpellice: Tom Barrasso. Ai più non dice nulla, ma nella sua carriera di portiere (questo era il suo ruolo) ha vinto due Stanley Cup (il campionato di hockey nord-americano, per importanza l’equivalente della Coppa del Mondo di calcio) e quindi una leggenda di questo che è sbarcata a Torre Pellice e dal quale ci si aspetta una scossa, visto l’andamento fino a ora altalenante della squadra. Proprio Barrasso, caso vuole, ha fondato l’Ashley Barrasso Cancer Research Fund, dopochè sua figlia sopravvisse a un neuroblastoma.

Chi volesse provare ad acquistare all’asta la maglia da gioco creata per l’occasione può connettersi a http://www.charitystars.com/

Foto Gillemon.com