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Cosmopolitismo e laicità: il Festival di Pescara

«Un’opportunità – spiega Silvana Prosperi, presidente dell’Associazione Itinerari Laici – offerta a un pubblico attento al contemporaneo per contribuire a individuare un terreno di incontro e confronto sulla laicità, vista come dimensione culturale indispensabile per lo sviluppo della convivenza pacifica e l’integrazione, nell’intero bacino del Mediterraneo». Con queste parole Prosperi presenta l’ottava edizione del Festival mediterraneo della laicità, che terrà la sua sessione conclusiva sempre a Pescara dal 13 al 15 novembre, presso l’«Aurum – la fabbrica delle idee», sede della storica distilleria abruzzese oggi luogo di cultura.

Il tema di cui si dibatterà quest’anno è il binomio «laicità e cosmopolitismo»: «Su questa base nasce l’idea del Festival mediterraneo della laicità. Un pensare fortemente connesso con il luogo che la ospita, la città di Pescara. Non solo snodo geografico rilevante sulla linea nazionale adriatica e sulla trasversale che la congiunge ai Balcani, ma città metropolitana a forte vocazione culturale» aggiunge Silvana Prosperi.

Domenica verrà premiata alle 19 Michèle Gendreau-Massaloux, professoressa universitaria e consigliera pubblica, portavoce della Presidenza della Repubblica con Mitterand, attualmente responsabile dei programmi di formazione nella Delegazione interministeriale francese per il Mediterraneo. Tra i tanti interventi, che inizieranno oggi alle 16.30 con la relazione di Fouzi Rherrousse, è previsto domenica quello di Maurizio Ferraris, che con il suo LabOnt è direttore scientifico del festival. L’assegnazione del premio verrà preceduta, alle 18, dalla tavola rotonda tra Maurizio Ferraris e Michèle Gendreau-Massaloux, moderati da Claudio Paravati, direttore di Confronti. Il Festival ha tra i suoi partner la Chiesa metodista di Pescara ed è sostenuto dai Fondi Otto per mille della Chiesa Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi. Per il programma e maggiori informazioni.