Il Signore ha ascoltato la mia voce
Affrettati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza!
Salmo 38, 22
Paolo scrive: «Il Signore mi ha assistito e mi ha reso forte»
2 Timoteo 4, 17
Fermo restando che, di fronte a una preghiera inesaudita, non si può fare altro che rispettarne il mistero, senza mettersi a fare gli avvocati di Dio, non dimentichiamo le molte preghiere che trovano esaudimento e ci confermano la sollecitudine amorevole di Dio.
Però a me non dispiace leggere questo versetto per intero, e non limitarmi a quanto ne cita il Lezionario. Esso dice: Il Signore mi ha assistito e mi ha reso forte perché per mezzo mio il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani.
La missione alla quale ha dedicato la sua vita ha portato Paolo in molte città e in molti paesi, ma non è stato certo un viaggio di piacere. Ha dovuto affrontare critiche sul piano personale e su quello teologico, subire ingiurie e percosse, né gli sono stati risparmiati i processi e le catene del carcere.
Quando scrive questa lettera, Paolo è vecchio e stanco, ma non è domo né scoraggiato, perché il Signore lo ha assistito e lo ha reso forte; l’assistenza gli è stata garantita e la forza gli è stata data con uno scopo: che per suo mezzo il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani.
Il livello della mia fede non è paragonabile a quello della fede di Paolo. Tuttavia sono convinto che parlare delle volte in cui il Signore ha dato ascolto alla mia voce, e anche il semplice fatto di attraversare momenti di difficoltà anche gravi… e di uscirne confessando che è grazie al suo aiuto, possano essere di per sé una testimonianza dell’amore di Dio, che, ovviamente, non è per me solo ma è disponibile per chiunque voglia riceverlo.