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L’Europa a confronto sul tema dell’Alzheimer

In alcuni Stati l’approccio con la demenza e le malattie ad essa collegate è più sereno rispetto a quanto avviene in Italia, specialmente guardando i tempi e le modalità: è il caso di Scozia, Inghilterra, Belgio, Svezia, Olanda dove, nel corso degli anni, si sono create delle comunità accoglienti che stanno cercando di superare la paura e lo spaesamento che questa malattia provoca. Lo stesso obiettivo viene portato avanti da una quindicina d’anni dalla Diaconia Valdese e dal Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni, con la creazione del Cerchio dell’Alzheimer.

Queste prospettive di lavoro e di vita saranno presentate nel convegno «Alzheimer: Esperienze Europee – Verso una comunità amichevole con le demenze», in programma venerdì 13 novembre al Centro Incontri della Regione Piemonte a Torino. L’evento è organizzato dalla Diaconia Valdese e dal Rifugio Re Carlo Alberto, all’interno del progetto Xsone 2.0.

La giornata vedrà alternarsi esperti, professionisti, medici del settore e sarà soprattutto l’occasione per un confronto sull’approccio alla demenza, in Italia e all’estero, attraverso il ruolo della comunità e le esperienze concrete. Saranno presentati i progetti dei Paesi europei – Scozia, Belgio, Olanda, Inghilterra e Svezia – che, insieme a quello del Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni, sono stati insigniti del Premio Efid (European Foundations’ Initiative on Dementia) nel 2014.

«I progetti europei che abbiamo scelto di presentare – spiega Marcello Galetti, responsabile di struttura Rifugio Re Carlo Alberto – sono tutti rivolti allla creazione di una comunità amichevole nei confronti delle demenze, ma soprattutto potrebbero essere riprodotti anche in Italia, nella nostra realtà. All’estero da anni si lavora molto con la comunità che sta intorno ad enti o strutture: la stessa strada che abbiamo intrapreso da una quindicina d’anni al Rifugio e che stiamo sponsorizzando con eventi e incontri sul territorio. Il Rifugio è riuscito a mettere a disposizione delle persone malate e delle loro famiglie nuovi servizi di supporto e ascolto grazie al cerchio dell’Alzheimer».

Scandito tra la presentazione dei progetti stranieri ed italiani e gli interventi dei professionisti, il convegno ha l’obiettivo di fornire nuovi strumenti e nuove conoscenze sia per gli operatori di settore che per famiglie o persone interessate all’argomento.

La giornata si aprirà con i saluti a cura del presidente della Diaconia Valdese, Giovanni Comba, e del moderatore della Tavola Valdese, Eugenio Bernardini.

Imperdibile l’appuntamento con la presentazione in anteprima del libro «Ambasciatori per l’Alzheimer», che ha visto il connubio di professionisti impegnati e futuri artisti nella realizzazione di un prodotto da una parte intensamente espressivo ed emozionale.

Ce ne parla Paola Paschetto, responsabile progetto: «Questo lavoro ha coinvolto la Diaconia, la Bottega del Possibile e quattro classi del Liceo Artistico Buniva di Pinerolo, due quarte e due quinte, con le loro professoresse. Abbiamo puntato sul lavoro con le giovani generazioni per cercare di sensibilizzare sulla malattia e aiutarli a superare le preoccupazioni che può suscitare. Solo conoscendo meglio l’Alzheimer si può effettuare un cambiamento culturale nella società e abbattere le barriere dell’isolamento che questa malattia porta con sé. I ragazzi hanno realizzato le opere artistiche utilizzando tecniche previste dal programma didattico del loro anno scolastico. In questo modo gli elaborati grafici si sono inseriti nel percorso scolastico e nello stesso tempo hanno fornito uno sguardo soggettivo sulla malattia».

L’ingresso al convegno è libero ma è obbligatoria la prenotazione dal sito xsone.org e prevede accreditamenti Ecm per professionisti sanitari.

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