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Una voce contro Hitler

Con un articolo a firma di Filippo Rizzi dal titolo “La voce di Tillich contro Hitler” il quotidiano “Avvenire” di ieri ha ricordato la figura del teologo protestante tedesco Paul Tillich (1886-1965), esponente del “socialismo religioso”, di cui oggi ricorrono i 50 anni della morte. Come oppositore del nazismo verrà privato della cattedra all’università di Francoforte e dal 1933 comincerà il suo esilio dalla Germania: sarà costretto a riparare negli Stati Uniti, dove opererà fino alla morte nelle università di Columbia, Harvard e Chicago. «Il suo fu un gesto coraggioso soprattutto perché egli faceva parte del movimento dei “socialisti e religiosi”, che avevano come modelli di riferimento i pastori protestanti svizzeri Leonhard Ragaz ed Hermann Kutter», ha dichiarato al giornalista il pastore valdese Paolo Ricca. Il teologo Tillich, per Rizzi, fu un pensatore capace di stare sul confine dei saperi tra teologia, filosofia e psicologia e di presentarsi quasi sempre come il vero contraltare del pensiero di Karl Barth e del suo “Dio inaccessibile”: «Un pensatore che ha segnato la storia della teologia della seconda metà del Novecento sia in ambito cattolico sia in quello protestante». 

Foto “Paul Johannes Tillich’s gravestone in the Paul Tillich Park, New Harmony, Indiana” by Michael Gaebler – Own work. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.