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Bibbia con password

Fino a qualche decennio fa, nel nostro paese, era quasi un libro proibito. Ora la maggioranza degli italiani ne possiede una copia, ma non l’ha mai letta. Stiamo parlando della Bibbia: secondo una recente ricerca basata su più di millecinquecento interviste (Gli italiani e la Bibbia, a cura di Ilvo Diamanti, Edb, Bologna 2014), l’82% dei nostri concittadini dichiara di averne una, ma ammette di leggerla ben poco. Così il testo sacro di ebrei e cristiani – che è al tempo stesso una chiave essenziale per comprendere la cultura occidentale – resta sui nostri scaffali a prendere polvere.

Per ovviare a questa lacuna – culturale prima ancora che religiosa – le Edizioni San Paolo, nella collana «Guida alla Bibbia» che propone strumenti per una «lettura intelligente» della Sacra Scrittura, ha pubblicato un’antologia di testi biblici accompagnati da note e commenti introduttivi: Leggere la Bibbia in 100 passi*, di Piero Stefani e Luciano Zappella. Si tratta di un’impresa ecumenica: presidente di Biblia, associazione laica di cultura biblica, Piero Stefani è cattolico (ma forse sarebbe meglio dire giudeo-cristiano, vista la sua profonda conoscenza del mondo ebraico: insegna ebraismo alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e storia del pensiero ebraico all’Università di Ferrara). Luciano Zappella invece è valdese, presidente del Centro culturale protestante di Bergamo, ideatore e curatore del sito dedicato alla didattica della Bibbia a scuola. Fra i suoi libri segnaliamo il Manuale di analisi narrativa biblica, pubblicato dalla Claudiana nel 2014.

Perché un’antologia biblica? Perché, spiegano gli autori, la Bibbia è un libro complesso, sia per ragioni interne (stile, contenuto, storia della sua formazione) che esterne (pluralità delle interpretazioni, molteplicità delle riletture). Per questa sua complessità, anche se oggi la Bibbia è stata per così dire «sdoganata», accade che «la scritta “ingresso libero” che oggi campeggia sulla porta della biblioteca biblica ha paradossalmente l’effetto di tenere a distanza potenziali utenti… Per leggere la Bibbia con qualche profitto occorre munirsi di alcune password di accesso».

«Capita spesso – si legge ancora nell’introduzione – di sentire persone che dicono: “Mi piacerebbe leggere la Bibbia, ma non so da che parte cominciare, vista la quantità e la difficoltà dei testi. Cosa leggere? Da dove iniziare?”. L’antologia intende assolvere anche a tale finalità pratica: proporre un ventaglio di testi significativi e una mappa di temi fondamentali che consenta di farsi un’idea, sia pur parziale, dello spessore letterario della Bibbia e della ricchezza tematica in essa contenuta».

Il criterio adottato da Stefani e Zappella non è quello classico (seguire l’ordine canonico, cominciando dalla Genesi per finire con l’Apocalisse), e neanche quello di un’antologia tematica basata sulle grandi idee contenute nella Bibbia, oppure sui diversi generi letterari in essa contenuti: «La scelta da noi compiuta è stata quella di privilegiare un vissuto radicato in esperienze umane largamente condivise. Si è dunque data la preferenza ai modi con cui la Bibbia prospetta, racconta e interpreta la condizione umana». Così, i cento brani biblici proposti sono raccolti intorno a tre grandi pannelli: la condizione umana (nascita, rapporti amorosi, relazioni famigliari, lavoro, sofferenza, vecchiaia e morte), la ricerca della dimensione spirituale (vocazione, alleanza, preghiera) e il cammino umano nella storia e oltre la storia (ricchezza e povertà, potere e giustizia sociale, attesa escatologica).

Completa il volume un’appendice sulla «biblioteca biblica»: il suo «canone» (o meglio i canoni), la storia del testo, la Bibbia come letteratura e la storia delle diverse interpretazioni.

* Piero Stefani – Luciano Zappella, Leggere la Bibbia in 100 passi, Cinisello Balsamo (Mi), San Paolo, 2015, pp. 239, euro 20,00.

Images ©iStockphoto.com/Angela Schmidt