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Lampedusa. Un incontro interreligioso per ricordare la strage del 3 ottobre 2013

Il prossimo 3 ottobre si terrà a Lampedusa un incontro interreligioso per ricordare le vittime della strage di migranti che nel 2013 costò la vita a 366 persone e per rinnovare l’impegno delle comunità di fede nell’accoglienza ai profughi che giungono in Europa. L’incontro è organizzato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) insieme alla Comunità di Sant’Egidio, all’Arcidiocesi di Agrigento e alla locale parrocchia di San Gerlando, e vedrà la partecipazione di esponenti di diverse comunità di fede. Hanno già confermato la loro presenza i rappresentanti delle comunità mormone, musulmane, sikh, induiste, buddiste, come pure diverse chiese ortodosse. A conclusione dell’incontro di preghiera, i partecipanti aderiranno a una dichiarazione d’intenti stilata per l’occasione. Dall’estero giungeranno rappresentanze dalla Chiesa metodista in Gran Bretagna, dall’associazione continentale Eurodiakonia e dalla Chiesa di Cristo degli Usa. Da quest’ultima denominazione interverrà il responsabile dell’associazione “Il samaritano”, posta in una zona di confine e quindi a contatto con situazioni e realtà non dissimili da quelle di Lampedusa.

A Lampedusa è attivo da più di un anno un Osservatorio sulle migrazioni nel Mediterraneo, parte del progetto Mediterranean Hope della Fcei finanziato con l’8 per mille delle chiese metodiste e valdesi. MH comprende anche la “Casa delle culture” a Scicli (Rg), struttura di accoglienza e di incontro di culture diverse, e un relocation desk a Roma. Sempre nell’ambito di MH, la Fcei e la Comunità di Sant’Egidio stanno istituendo corridoi umanitari tra l’Italia e il Marocco.

Foto “PaladinoPorta3“. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikipedia.