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Ospedale avventista in Malawi compie cento anni

Jason Blanchard aveva cinque anni quando entrò per la prima volta nell’ospedale avventista Malamulo, in Malawi, per togliere le tonsille. Il piccolo, figlio di missionari statunitensi, percorse il corridoio del reparto pediatrico, passando per la maternità, dove l’infermiera ostetrica Lisnett Chipyoza era al lavoro.

Questa settimana, J. Blanchard, ora amministratore delegato del Malamulo, ha presieduto la cerimonia che celebra i 100 anni dell’ospedale rurale. L’onore di tagliare la torta è stato dato a L. Chipyoza, di 109 anni. «Gesù sta davvero per ritornare!», ha affermato l’ostetrica, ancora forte nel fisico e lucida nella mente, al termine di un breve discorso agli ospiti intervenuti, «Se ne dubitavate, ora non dovete più!».

J. Blanchard e L. Chipyoza personificano l’amore per Dio e rappresentano tutti coloro che sono stati in missione presso l’ospedale avventista da quando ha aperto, come piccola clinica nel sud del Malawi, nel 1915, lo stesso anno in cui moriva la co-fondatrice della chiesa, Ellen G. White.

Oggi, l’ospedale ha 200 posti letto, è gestito da Adventist Health International e offre servizi di prevenzione sanitaria, specialistici sulla salute delle donne e del bambino, di cura delle malattie infettive e croniche, e di chirurgia generale. Ospita anche una filiale della Loma Linda University, dove i medici statunitensi in formazione possono fare l’internato, e da struttura di assistenza sta diventando un ospedale universitario.

J. Blanchard è tornato a Malamulo, come amministratore delegato, nel gennaio 2014, 35 anni dopo l’estrazione delle tonsille. Il primo giorno del suo incarico, ha ripercorso un corridoio che gli sembrava familiare, per raggiungere il suo ufficio che era proprio la stanza dove era stato operato, molti anni prima. Poco dopo, ha incontrato L. Chipyoza, che ancora ha a cuore e prega per l’ospedale.

I due si sono nuovamente incontrati l’8 settembre, durante la celebrazione dell’anniversario cui hanno partecipato autorità governative e dirigenti della chiesa, tra i quali Peter Kumpalume, ministro della Sanità del Malawi; Richard Hart, presidente della Loma Linda University; Lowell Cooper, presidente del consiglio di amministrazione dell’università, recentemente andato in pensione.

J. Blanchard ricorda perfettamente l’operazione subita in tenera età. «Ho un ricordo vivido della sala operatoria e dell’anestesista sorridente che mi chiede di respirare normalmente, mentre mi posa una maschera sulla bocca e sul naso», ha affermato. Due anni più tardi, tornò negli Stati Uniti con la famiglia, ma l’esperienza delle tonsille ha avuto un impatto positivo sulla vita di J. Blanchard, tanto che ha nuovamente intrecciato la sua vita con quella dell’ospedale.

L’impiegata più longeva dell’ospedale
L. Chipyoza, che ha iniziato a lavorare nell’ospedale come infermiera ostetrica nel 1925, solo 10 anni dopo l’apertura della struttura sanitaria, è stata riconosciuta la dipendente più longeva. Oltre a predicare un breve sermone, l’ultracentenaria ha cantato “Sweet Hour of Prayer” con una forte e chiara voce di contralto.

P. Kumpalume, ministro della Salute, ha espresso sorpresa che le spese ospedaliere per i pazienti siano di sole 250 kwacha (50 centesimi di dollaro) a notte. «Gli abitanti dei villaggi hanno pochi soldi e l’ospedale dà loro un generoso e significativo aiuto» ha affermato, «Ma questo non è ovviamente sufficiente per gestire una tale struttura. Siamo veramente grati per ciò che fate per la comunità e… per il sostegno dei donatori dall’estero».

Malamulo serve un bacino di utenza di circa 500.000 persone, con servizi erogati anche tramite 16 ambulatori mobili e tre centri sanitari. Il prossimo anno sarà costruito un quarto centro sanitario a Limbe, nella zona sud della città di Blantyre.

Durante la cerimonia sono state ricordate le decine di medici e missionari che hanno prestato servizio nella struttura avventista.

Il Malawi ha una popolazione di circa 16 milioni di abitanti.

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