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In Francia le chiese insieme per accogliere i rifugiati

Mobilitare l’insieme dei responsabili di culto e delle associazioni religiose. Nell’invitare martedì 8 settembre i responsabili delle differenti confessioni presenti in Francia, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve ha voluto lanciare un forte appello ad un coinvolgimento generale volto a fronteggiare il massiccio arrivo di rifugiati dai vari paesi europei. Presenti gli otto rappresentanti delle chiese protestanti, cattolica, ortodosse, ebrea, musulmana e buddista.

«Quando in gioco c’è la vita non c’è che una risposta. Tale risposta esautora tutte le altre, le trascende ed è una risposta di civiltà», ha commentato il ministro all’uscita dalla riunione. Cazeneuve ha voluto rimarcare l’importanza dell’immagine connotata da forte unità che le chiese francesi stanno offrendo in questi mesi, esempio di fruttuosa collaborazione, e la capacità dei loro responsabili di coinvolgere la pubblica opinione «con parole forti e intrise di dignità e amore per il prossimo».

Qualche ora più tardi, in visita alla conferenza dei vescovi di Francia, ha salutato con particolare calore l’invito all’accoglienza rivolto da papa Bergoglio a tutte le parrocchie di Francia.

Il pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (Fpf) e attuale coordinatore della Conferenza dei responsabili di culto in Francia (Crcf), ha salutato il clima di serenità che ha accompagnato la riunione e ha rinnovato l’invito alla mobilitazione di ciascun singolo cittadino. «Se i francesi sono un popolo generoso come la storia ci dice, possono continuare ad esprimere questo nobile sentimento accogliendo i bisognosi». A suo avviso l’Europa si trova ad un punto di svolta: «E’ un bivio, gli Stati possono scegliere se dire si all’accoglienza come in parte stanno facendo, o chiudersi in se stessi, come altri hanno scelto di fare al momento. La dimensione dell’accoglienza è inseparabile dall’aspetto religioso e noi invitiamo tutti gli attori religiosi e sociali a mettersi in gioco di fronte a questa grande sfida».

Intanto il ministro continua nella sua mobilitazione dei municipi di Francia: sabato 12 incontrerà i sindaci delle molte città e dei paesi che hanno offerto la propria disponibilità all’accoglienza con l’obiettivo di coordinare al meglio tutte le iniziative che si stanno sviluppando. Società civile, politica e mondo religioso capaci di superare difficoltà e ideologismi preconcetti di fronte ad un dramma che colpisce o dovrebbe colpire tutti. E capaci di mobilitarsi. Una bella lezione di civiltà.

Foto “Afghan refugees, living on the Canal Saint Martin, underneath a bridge” by Evan Bench from paris, france – Refugees. Licensed under CC BY 2.0 via Commons.