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“Lavoro, vocazione al bene comune”: la Carovana del lavoro arriva a Torino

Partita dalla Sicilia a metà febbraio 2015, dopo le tappe di Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Sardegna, il 13 settembre la «Carovana per la dignità e la sostenibilità del lavoro» giunge a Torino.

Antonella Visintin, coordinatrice della Glam, commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che organizza l’iniziativa, racconta ai microfoni di Radio Beckwith evangelica il programma dell’appuntamento torinese nel contesto dell’intera iniziativa. «La Carovana nasce per rispondere ai problemi posti dalla crisi, lavorando e riflettendo sulle ragioni che hanno portato negli ultimi vent’anni a questa situazione di penuria di lavoro e di degrado delle sue condizioni generali».

Proprio per questo i due termini chiave dell’iniziativa sono dignità e sostenibilità: «Esatto, la parola dignità ricorre anche nei programmi dell’organizzazione internazionale del lavoro, ed è un tema di cui si è occupata anche la rete europea «Call», azione delle chiese per il lavoro e per la vita, che ha prodotto un documento sul “buon lavoro”, sul lavoro in condizioni degne, proprio perché questa è un’urgenza nel mondo, ma anche in Europa, dove il lavoro sembrava un’area ormai tutelata» .

E invece purtroppo la crisi ha rivelato che non è così. La carovana ha toccato diversi luoghi, molti legati a vicende drammatiche (dalla “terra dei fuochi” o all’Ilva di Taranto), portando in primo piano soprattutto un aspetto: «Sì, l’attenzione si è concentrata sul nodo lavoro-salute, in tutte le tappe fatte finora questo è stato l’elemento caratterizzante, e abbiamo incontrato comunità molto sensibili rispetto a questi temi».

E in Piemonte? «La tappa torinese è particolarmente importante, il tema verrà trattato a partire dalle difficili condizioni della Regione, in termini di disoccupazione e di problemi sociali che ne derivano, e poi verrà affrontata in maniera più esplicita la questione ambientale. Infatti la Carovana si aggancerà alla preparazione alla Conferenza delle parti (Cop) 21 per il cambiamento climatico che si svolgerà a Parigi in dicembre. Rispetto a quest’ultima, la Rete europea cristiana per l’ambiente (Ecen) di cui anche noi facciamo parte, ha proposto dei pellegrinaggi. Quindi abbiamo deciso di fare incrociare la Carovana con il cammino verso Parigi, per questa ragione affronteremo anche il tema del cambiamento climatico, della giustizia climatica, mostrando documenti prodotti dalla Regione e dall’Arpa, per evidenziare alcuni aspetti macroscopici, come quelli legati alla riduzione dei ghiacciai o all’impatto sull’agricoltura».

Il programma della giornata, intitolata Lavoro, vocazione al bene comune, prevede al mattino il culto in varie chiese della città (valdesi, battiste, avventiste), sui temi della Carovana, quindi i partecipanti confluiranno alla Chiesa battista di Lucento (via Viterbo) per il pranzo. Nel pomeriggio ci saranno due relazioni introduttive, sul concetto di lavoro degno e sui cambiamenti climatici, curate da Maria Elena Lacquaniti e Antonella Visintin. Seguiranno due laboratori, affidati rispettivamente alla sociologa Adriana Luciano e a Teresa Isenburg, quest’ultimo sul tema delle chiese ecosostenibili. In conclusione, Leopoldo Cassibba porterà la testimonianza della Chiesa cattolica rispetto al tema «Bene comune, dignità del lavoro e sviluppo sostenibile».

Infine verrà letto e approvato un documento di intenti: «È una caratteristica di questa tappa, – spiega a questo proposito Visintin – la presentazione di un testo di raccomandazione che vorremmo diffondere, proprio in forza del fatto che questa è una tappa di interesse nazionale e internazionale».

Il testo parte da una serie di dati relativi alla disoccupazione in Italia, alla povertà, alle migrazioni e all’inquinamento. Nella convinzione che «la giustizia economica e climatica si tengono per mano», esprime l’intenzione di coinvolgere le comunità nella raccolta e nell’elaborazione dei contributi prodotti dalla giornata di Torino rispetto al binomio «lavoro degno» e «impegno sostenibile»; ma soprattutto intende stimolare le comunità ad avere cura del creato inserendosi nella rete di eco comunità avviata nel 2009 dalla Glam. Infine propone alle comunità di «partecipare idealmente al Pellegrinaggio per la giustizia climatica lanciato in Europa dalla Conferenza delle chiese europee (Kek) in vista della Conferenza delle parti (Cop 21) che porterà il prossimo dicembre a Parigi i rappresentanti dei governi del mondo per rinnovare l’impegno dei Paesi a fermare il cambiamento climatico». 

Per farlo, conclude il documento, occorre «ripensare al senso del lavoro, l’attività sociale attraverso la quale l’uomo entra in relazione con il resto del creato».

Foto via Facebook