lalish

In Iraq minoranze religiose continuano a scomparire nel silenzio generale

Le terribili persecuzioni del cosiddetto Stato Islamico hanno fatto conoscere al mondo la tragedia degli Yazidi, presenza fino a quel momento discreta nel panorama internazionale. Ma ad oltre un anno dalla presa della piana di Ninive vi sono altre due minoranze irachene che stanno scomparendo nel silenzio generale: i Kakai e i Mandei, presenze religiose antichissime, trait d’union di fedi, culture e popoli. Ora che si sta svolgendo a Parigi la conferenza internazionale sulle sorti delle vittime delle violenze etniche e religiose in Medio Oriente, è urgente tenere bene a mente anche le loro sorti e attuare quindi un piano di azione specifico.

I Kakai, ultimi eredi della tradizione manichea, noti anche come Yarsanisti, sono stati costretti alla fuga, come i cristiani e gli yazidi in seguito alle prese dei loro villaggi da parte delle truppe fondamentaliste. Oltre ventimila, circa il venti per cento dell’intera comunità, si trovano oggi rifugiati a Erbil e a Kirkuk. Il mausoleo di Sayed Hayas, luogo sacro di questa comunità abituata nei secoli a mimetizzarsi per non subire violenze, è stato distrutto dalla follia iconoclasta dell’Is nei mesi scorsi.

I Mandei, unica comunità gnostica esistente al giorno d’oggi al mondo, non hanno subito dirette azioni repressive, ma il panico globale esploso nella zona ha accresciuto la loro dispersione, riducendoli a pochissimi migliaia, circa cinquemila, oggi in Iraq, mentre nel 2003 erano ancora quarantacinquemila. Entrambi i gruppi accettano matrimoni solo all’interno della propria comunità ed entrambi hanno la propria società divisa per classi. Situazioni queste che presuppongono un clima di pace per permetter loro di raggrupparsi e formare un sistemo congeniale.

La comunità internazionale deve sforzarsi di attuare un approccio globale e onnicomprensivo al tema delle tutele delle minoranze etniche e religiose, perchè simili periodi prolungati di violenze rischiano di far scomparire tradizioni e culture millenarie.

Foto “Lalish“. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Commons.