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«Fondi rubati all’agricoltura» vince la quarta edizione del premio giornalistico di inchiesta «Roberto Morrione»

«Roberto Morrione non era solo un maestro di giornalismo, ma, anche e soprattutto, una persona integra, un uomo libero, una sorta di incarnazione dei valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione. Per Lui la libertà di informazione coincideva con il diritto dei cittadini ad essere informati, sempre e comunque, anche quando la notizia poteva disturbare “amici e compagni”, come si usava dire un tempo. Tra la ricerca della verità possibile e le convenienze politiche e di carriera, ha sempre scelto la prima strada, anche quando lo esponeva a polemiche e a possibili ritorsioni», così l’amico Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, ha voluto ricordare il collega e compagno di giornalismo Roberto Morrione in occasione della premiazione di tre inchieste giornalistiche avvenuta lo scorso venerdì a Riccione in occasione della quarta edizione del Premio Morrione: «Non casualmente – ha proseguito Giulietti – la compagna degli anni più difficili, Mara Filippi Morrione, insieme agli amici di una vita, hanno promosso il premio e costituito un’associazione dedicata al giornalismo di inchiesta, realizzando un premio originale ed unico, dove prestigiosi giornalisti (tutor) affiancano giovani desiderosi di realizzare servizi capaci di andare oltre la cronaca e di squarciare i muri dell’indifferenza dell’omologazione, degli opportunismi quotidiani».

«Fondi rubati all’agricoltura» di Diego Gandolfo e Alessandro di Nunzio è l’inchiesta televisiva che ha vinto la quarta edizione del Premio Roberto Morrione, sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille valdese.

Marcella Sansoni, presidente della giuria ha ricordato che ciascuna delle tre inchieste preventivamente accetate e poi seguite dai tutor per arrivare alla valutazione finale: «ha portato elementi di novità e creatività come “Bestiario Criminale” di Eva Alberti, Susanna Combusti, Silvia Ricciardi, Federico Thoman dedicata al traffico illecito di flora e fauna; oppure di forte impegno civile come nel caso di “Obiezione Vostro Onore” di Federica Delogu, Filippo Poltronieri, Claudia Torrisi, Sebastian Viskanic dedicato allo scandalo della non applicazione della legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza”.

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Ma solo una è arrivata prima e con un buon margine di preferenze all’interno della giuria composta da autorevoli giornalisti ed è: «Fondi Rubati all’agricoltura» di Diego Gandolfo e Alessandro di Nunzio. «Inchiesta – ha proseguito Sansoni – di ottima fattura, precisa cifra narrativa e notevole interesse sociale che racconta come, grazie a contratti fantasma e minacce, una notevole quantità di terreni in Sicilia venga sottratta agli agricoltori che ne sono i legittimi proprietari per sfruttare in modo fraudolento i finanziamenti europei».

«Con le giornate del 4 e 5 settembre abbiamo concluso a Riccione la quarta. edizione del Premio Roberto Morrione», ha detto Mara Filippi Morrione, portavoce del Premio, sentita oggi da NEV/Riforma.it. «L’inchiesta di Diego Gandolfo e Alessandro di Nunzio “Fondi rubati all’agricoltura”, che si è avvalsa del tutoraggio giornalistico di Sabrina Giannini (Report), si è aggiudicata quest’anno i 3000 Euro in palio e la messa in onda – a breve – in prima serata su Rainews24, principale media partner del premio. Tutte e tre le inchieste prodotte quest’anno – ha proseguito Filippi Morrione – hanno suscitato vivo interesse e così la direzione di Rainews24 ha deciso di programmarle nella loro interezza. Bello ed intenso è stato vedere tutti i 10 giovani autori, (under 31 come da richiesta del bando), emozionati e felici di complimentarsi vicendevolmente in spirito di vera amicizia. I vincitori – ha proseguito – saranno il 3 ottobre a Ferrara, ospiti con la loro inchiesta del Festival di Internazionale. E questa è soltanto la prima tappa di una serie di incontri ed eventi che vedrà gli autori e le loro inchieste protagonisti di presentazioni e dibattiti. L’edizione appena conclusa è stata intensa, ricca di spunti. Lo scorso maggio – ha concluso Filippi Morrione – è stata costituita l’Associazione Amici di Roberto Morrione, con l’intento di dare maggior struttura e quindi forza e coerenza ad un Premio che intende incoraggiare supportare e promuovere giovani talenti che hanno a cuore la notizia approfondita, contestualizzata e dettagliata. Un modo di fare giornalismo che non si cura del fatto che la notizia possa essere “scomoda” o “possa non fare audience”, ma che si serve della “memoria” come mezzo di conoscenza della complessa realtà in cui viviamo».

Durante le giornate del Giornalismo di Riccione l’Associazione Amici di Roberto Morrione, promotrice dell’omonimo premio, ha curato la proiezione delle tre video-inchieste finaliste, scelte lo scorso dicembre tra 56 progetti presentati al bando della quarta edizione, e proposto un dibattito sulla lezione televisiva di Roberto Morrione con Walter Veltroni e Beppe Giulietti intervistati da Stefano Lamorgese.

«Roberto Morrione – si legge sul sito del Premio – ha attraversato più di quaranta anni della storia del servizio pubblico, la Rai. Dal 1962, con Enzo Biagi a Tv7 che era una trasmissione di inchieste e reportages coraggiosa e innovativa. Poi il Tg1 dove resta per anni con responsabilità crescenti. E’ il capocronista del primo giornale televisivo italiano quando, insieme ai suoi giornalisti, si assume la responsabilità di inchieste bollenti: da quella sulla organizzazione clandestina Gladio, al disastro di Ustica, alla loggia massonica P2» .

Per informazioni visita il sito www.premiorobertomorrione.it

I trailer delle tre inchieste sono online nel canale youtube del Premio Roberto Morrione