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Abitare in armonia con la creazione di Dio

Anche quest’anno, le chiese cristiane di tutto il mondo sono invitate ad osservare «Il Tempo per il creato», un particolare periodo liturgico tra settembre ed ottobre dedicato alla preghiera e all’azione per l’ambiente. Come parte dell’osservanza del Tempo per il Creato, Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli, ha inviato un messaggio per ricordare alle chiese e alle persone di buona volontà i gravi rischi derivanti dal crescente abuso delle risorse energetiche, che minacciano di aumentare il riscaldamento globale e la sostenibilità dell’ambiente.

«Invitiamo tutti ad una sobrietà di vita, a liberarsi dalle passioni e dagli interessi personali, per poter vivere in armonia con il prossimo e con il creato di Dio», ha detto Bartolomeo I.

Queste riflessioni sono state condivise dal Patriarca ecumenico in occasione dell’avvio de «Il Tempo per il creato», evento mondiale dedicato alla preghiera per il creato, l’eco-giustizia e la pace con la terra. Dal 1989 viene celebrato ogni anno dal 1 settembre al 4 ottobre.

Nel messaggio, Bartolomeo I ha dichiarato: «In questo giorno, imploriamo soprattutto il Dio supremo affinché allieti la sua creazione in modo che la vita umana in essa possa essere gioiosa e feconda. Questa preghiera include, naturalmente, l’appello che gli inevitabili cambiamenti climatici naturali si verifichino entro livelli tollerabili, sia per la sopravvivenza umana sia per la sostenibilità del pianeta».

Poi ha aggiunto: «Ciò nonostante, noi umani – sia come singoli sia come collettività – ci comportiamo in contrasto con questa richiesta. Infatti sfruttiamo la natura al punto che si verificano cambiamenti imprevedibili e indesiderati nel clima e nell’ambiente, con conseguenti implicazioni per la vita stessa».

Il Tempo per il Creato si colloca all’interno del Pellegrinaggio per la giustizia e la pace, lanciato dalla X Assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), tenutasi a Busan (Corea del Sud) nel 2013.

Fonte: CEC

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