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La Val Pellice aspetta i nuovi migranti

Il primo gruppo di migranti dovrebbe arrivare il prossimo sabato a Villar Pellice. Saranno ospitati nell’ex Feltrificio Crumière e la loro gestione è stata affidata alla Diaconia valdese. In questo reportage vi abbiamo raccontato come la Diaconia intende operare alla Crumière e quali sono stati gli esempi delle gestioni di casi passati e presenti.

La notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 agosto sono comparse lungo la strada che porta da Torre Pellice a Villar Pellice due scritte contro l’arrivo dei migranti. Il sindaco di Torre Pellice, Marco Cogno, ha dichiarato di essersi già attivato per fare in modo che la Città Metropolitana le cancelli: «Ho chiamato la Città Metropolitana e mi hanno assicurato che interverranno. La strada è provinciale e quindi noi non possiamo intervenire». La tensione c’è ed è inutile negarlo. Se ne parla sui giornali ma soprattutto sui social network dove i toni a volte sono fuori luogo e le informazioni tutt’altro che precise.

Guarda le foto (di Samuele Revel)

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Nel corso della giornata di giovedì le scritte sono state cancellate da alcuni cittadini.

Guarda le foto (di Diego Meggiolaro)

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Venerdì mattina le scritte sulla strada recitavano «Benvenuti»

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A Villar Pellice è anche iniziata una raccolta firme, indirizzata tra gli altri anche al Moderatore della Tavola Valdese, contro l’arrivo degli ospiti alla Crumière. Abbiamo cercato di capire chi fossero gli organizzatori ma sui fogli non c’è nessuna indicazione. I titolari di un esercizio commerciale hanno confermato che a organizzare la raccolta firme «sono stati alcuni cittadini di Villar Pellice». Non tutti gli esercizi commerciali del piccolo comune montano però sono stati contattati o coinvolti dalla raccolta firme.

Mercoledì 26 agosto sera l’amministrazione di Villar Pellice ha organizzato un’assemblea aperta per informare la popolazione del comune, i 1.160 abitanti. «Come comune siamo basiti per come si è svolta la vicenda – dichiara la sindaca, Lilia Garnier – La Regione e la Prefettura non ci ha chiesto alcun parere, abbiamo subito una decisione unilaterale dall’alto. Non è certo una questione di razzismo ma è un problema di numeri. In centro ci sono 143 residenti che dall’oggi al domani dovranno convivere con 60 persone nuove. Io sono la prima ad augurarmi che vada tutto bene e a sperare che non ci siano problemi».

Il piccolo comune della Val Pellice si interroga dunque sul suo prossimo futuro e sembra sempre più evidente la necessità di occasioni di confronto e conoscenza di quanto avverrà alla Crumière. L’arrivo di nuove persone rappresenta infatti per alcuni un’incognita, per altri un problema, per altri ancora un’opportunità, o quantomeno una situazione da gestire. Ed è proprio sulla gestione della questione che il fronte della discussione appare più acceso. La sindaca di Villar Pellice rimane perplessa e incerta su come vorrà procedere la Diaconia valdese.

«La nostra posizione al momento è chiara, la Regione e la Prefettura li hanno mandati e noi pensiamo che li debbano gestire loro o la Diaconia valdese a cui sono stati affidati. Anche perché non abbiamo le forze. Tra tutti i consiglieri comunali soltanto uno è in pensione».

Insieme a Giovanni Comba, presidente della Diaconia Valdese, abbiamo provato a capire quali azioni siano in progetto e quali ricadute si pensa possa avere sul territorio.

Guarda il video con l’intervista a Giovanni Comba

In serata a Torre Pellice un gruppo di persone si è riunito per rispondere alle scritte sulla provinciale della Val Pellice con l’intenzione di comporre uno striscione con la scritta «Benvenuti».

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Insomma, discutere e comprendere come gestire una situazione emergenziale sembra essere la prima delle necessità, oggi in Val Pellice.