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Un evento importante a cui deve seguire un rinnovato impegno ecumenico

Il pastore Raffaele Volpe, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), è intervenuto sulla recente visita del papa. Di seguito riportiamo la lettera inviata alle chiese battiste.


«Care chiese,

il 22 giugno papa Francesco ha visitato la chiesa valdese di Torino. Lo ha fatto con il suo stile, come pastore della chiesa cattolica romana, e non come pontefice. Era seduto accanto e non al centro. Ha preso la parola, insieme. E non da solo. La chiesa valdese ha risposto con lo stile sobrio che la caratterizza. Consapevole dell’importanza dell’evento non solo per i valdesi, ma per tutti gli evangelici, per i cattolici, per gli italiani.

Un evento importante. O dovremmo dire: una mossa dello Spirito di Dio.

Perché quando si chiede perdono, e papa Francesco ha chiesto perdono, quando ci si stringe la mano, si canta insieme, ci si raccoglie sotto la stessa benedizione, niente può restare come prima. Lo Spirito ha bisogno di piccole insenature nella corteccia della nostra umana resistenza per far entrare il suo vento impetuoso.

Alla commozione, mista al sorriso, che ha attraversato i nostri cuori, ora deve seguire un rinnovato impegno ecumenico. C’è tanto da fare nelle nostre città, c’è tanto sconforto, tanto fermentare di ingiustizie e discriminazioni. È necessario che le chiese, insieme, sappiano essere spazi di reciproca accoglienza, di rispettoso riconoscimento, per essere poi uno strumento di Dio più efficace nell’annuncio dell’unica Parola che sa diventare pane spirituale e materiale.

Forza, quindi! Riprendiamo con sobrietà gioiosa il nostro cammino ecumenico!

Che Dio ci benedica, vostro servo in Cristo

past. Raffaele Volpe

Foto P. Romeo/Riforma