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Accadde oggi, 16 giugno

A Gustavo Adolfo detto il Grande, morto nella battaglia di Lutzen, una delle tappe della guerra dei trent’anni, succede Cristina, l’unica erede . Riunendo vari principi della Germania settentrionale in una sorta di regno ed esercito protestante, Gustavo aveva combattuto per frenare l’avanzata del Sacro Romano Impero, e la vittoria proprio nella battaglia di Lutzen segna una svolta, garantendo la sopravvivenza e lo sviluppo del protestantesimo nella regione. Come aveva ricordato alcuni mesi fa proprio da queste colonne lo storico e pastore valdese Giorgio Tourn, «Gustavo Adolfo è stato importante per il protestantesimo europeo perché politicamente ha rotto l’assedio della Controriforma in Germania. Senza di lui la Germania sarebbe tornata cattolica. Gustavo Adolfo ha riaperto la dinamica della Riforma in Germania e, conseguentemente, in Europa».

Nel 1632 al momento dell’ascesa al trono Cristina ha solo 6 anni e viene ovviamente affiancata da consiglieri fino al compimento del diciottesimo anno. Regnerà per soli 10 anni perché il 16 giugno del 1654 abdica, fra lo stupore della corte: Cristina si è infatti convertita al cattolicesimo. La figlia del paladino del protestantesimo è stata a lungo corteggiata da intellettuali cattolici del calibro di Blaise Pascal, convinti della necessità di riportare all’ovile qualcuno di questi regnanti nordici “rapiti” dal luteranesimo. La moral suasion funziona e Cristina lascia la Svezia, iniziando un lungo peregrinare che la vedrà quattro volte a Roma, ospite di papi e vescovi, svariate volte a Parigi e Fontainebleau da Luigi XIV, il “Re Sole”, e poi in Germania, nei Paesi Bassi e anche in Svezia alla morte del Re Carlo X che era stato nominato proprio da Cristina. L’ex regina ha ambizioni di ritorno su quel trono, ma la sua fede non può portarla lontano; da qui la decisione di lasciare definitivamente il paese. Vari papi la accolgono a braccia aperte proprio per questa sua conversione così importante per gli equilibri dell’epoca, tant’è che sarà sepolta nelle grotte vaticane, privilegio concesso solo ad altre due donne: Matilde di Canossa e Carlotta I di Cipro, regina di Gerusalemme.  

Foto “Queenchristine“. Tramite Wikimedia Commons.