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Diritti. Il Parlamento europeo riconosce le famiglie gay

«Nell’ultimo anno la questione del riconoscimento delle unioni di persone dello stesso sesso ha sicuramente visto un’accelerazione insperata, di cui il risultato del referendum in Irlanda e la deliberazione del Parlamento Europeo sono solo gli ultimi episodi». Così si è espresso il pastore Paolo Ribet, coordinatore della Commissione della Tavola valdese sulle nuove famiglie, interpellato dall’Agenzia stampa Nev sul riconoscimento da parte del Parlamento di Strasburgo delle famiglie gay. La scorsa settimana infatti, i parlamentari europei hanno approvato un rapporto sull’uguaglianza di genere in Europa nel quale si prende atto dell’evolvere della definizione di famiglia e si esprime la necessità che le diverse legislature si adeguino alle nuove realtà, come l’omogenitorialità.

«Questa decisione – ha proseguito Ribet – dà ancora di più il senso dell’arretratezza di coloro che in Italia non vogliono aprire gli occhi di fronte ad una realtà che cambia velocemente. Non è negando l’esistenza di nuove forme di convivenza che si difende la famiglia, ma, al contrario, assicurando ad ogni nuovo nucleo comunitario garanzie e diritti che permettano una serena convivenza». Ribet ha poi anticipato: «Il documento che la Commissione Famiglie della Tavola valdese presenterà in agosto al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi andrà proprio nella direzione qui indicata: la famiglia cambia, cambino le leggi».

Foto “Institutions europeennes IMG 4300“. Licensed under CC BY-SA 2.0 fr via Wikimedia Commons.