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Hong Kong. Nella casa di Dio occorre prendere sul serio le esigenze degli esclusi e degli oppressi

Nella casa di Dio occorre prendere sul serio le esigenze degli esclusi, degli emarginati e degli oppressi; la questione ha a che fare con la possibilità che tutti ricevano l’amore, la grazia, la giustizia e la pace del Creatore. È quanto espresso da Phyllis Wong Mei Fung, pastora presso la Kowloon Union Church (Kuc) nella regione amministrativa di Hong Kong della Cina.

«In particolare vorremmo dar voce ed evidenziare la triste realtà che le donne e i bambini devono affrontare, e rintracciare le cause dei problemi». Per raggiungere questi obiettivi è necessario formulare e creare programmi e strategie concrete.

Wong, che rappresenta il Consiglio cristiano di Hong Kong nelle trattative per unirsi alla Conferenza Cristiana dell’Asia (Cca), recentemente ha giocato un ruolo importante nel forum che ha preceduto l’assemblea della Cca tenutasi dal 20 al 27 maggio. Ha fatto parte di un gruppo di donne che ha formulato una dichiarazione chiara e ambiziosa sulla «partecipazione equa e piena delle donne, dei bambini e delle minoranze di genere nella famiglia di Dio». L’auspicio è che la dichiarazione possa ispirare i partecipanti a condividere nelle chiese locali di provenienza le conoscenze e riflessioni su questo tema e a tradurle in prassi praticabili e concrete.

I delegati al forum hanno espresso con forza la necessità di sfidare la struttura patriarcale, gli effetti ecologici della globalizzazione e il panorama economico, in termini di distribuzione delle risorse.

«In molti settori importanti sta crescendo la consapevolezza, ma dobbiamo sostenere gli sforzi e continuare a trovare soluzioni a questi problemi», ha detto Phyllis Wong.

La Wong ha ribadito l’importanza della Conferenza Cristiana dell’Asia – organizzazione ecumenica regionale asiatica che rappresenta 17 Consigli nazionali e 101 chiese denominazionali di 21 paesi – quale forum significativo per la discussione ecumenica, dove, lavorando in rete con i rappresentanti di diversi paesi, è possibile la condivisione di esperienze e di conoscenze.

Fonte: Cec

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