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Cile. Morti due studenti nel corso delle proteste contro le politiche scolastiche del Governo

Due studenti sono stati uccisi in Cile nella città di Valparaíso il 14 maggio, durante un corteo contro le politiche scolastiche del governo. Si tratta di Exequiel Borbarán Díaz, 18 anni, e Diego Guzmán Farías, 24 anni. I due ragazzi stavano attaccando manifesti sul muro di un edificio, quando il proprietario dello stabile – un giovane di 22 anni che è stato arrestato – ha sparato uccidendoli. L’episodio ha provocato la rabbia dei dimostranti, che manifestano da mesi a Valparaiso, Santiago e in altre città per chiedere al governo di Michelle Bachelet di introdurre una riforma del sistema scolastico, come promesso durante la campagna elettorale. In Cile l’istruzione è privata e spesso gli studenti devono sostenere costi molto elevati per concludere il proprio corso di studi.

«Condanniamo ogni violenza e deploriamo la morte di questi due giovani», ha dichiarato il ministro dell’Interno, Jorge Burgos, che ha definito l’accaduto «un atto criminale».

La Chiesa evangelica luterana in Cile, attraverso i social network, ha espresso dolore e solidarietà alle famiglie di Diego Guzman e Exequiel Borvarán, i due studenti uccisi. «Dio sostenga e conforti le famiglie degli studenti. E che Dio ci aiuti come società a crescere nel dialogo, nel rispetto e nella tolleranza verso il prossimo. La tragica morte di questi due giovani studenti ci aiuti a riflettere quanto violente sono la nostra società e le nostre relazioni». La dichiarazione si conclude con il versetto biblico «Signore resta con noi, perché si fa serae il giorno già volge al declino» (Luca 24, 29).

Fonte: Alc-noticias

Foto: “Arco Británico 02” by AlexxxosOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons