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La Consultazione di Londra chiede una risposta concreta delle chiese al conflitto ucraino

Più di 6.000 persone uccise e 1,2 milioni di sfollati interni nel corso dell’ultimo anno: in che modo la Chiesa globale deve rispondere al conflitto ucraino? Hanno provato a rispondere a questa domanda circa 60 delegati e osservatori che hanno partecipato alla Consultazione di Londra, un evento speciale organizzato dalla Società missionaria battista (Bms) e dalla Missione Eurasia lo scorso 28 aprile a Lambeth Palace, residenza ufficiale, a Londra, dell’Arcivescovo di Canterbury.

Presenti all’incontro delegati di denominazioni, di organizzazioni cristiane e di agenzie umanitarie provenienti da Ucraina, Russia, Regno Unito e da tutta Europa. Oltre ai delegati hanno partecipato anche degli osservatori, tra cui un certo numero di ministri battisti invitati dalla Bms.

Ci sono state quattro sessioni, dove i relatori hanno esplorato diversi aspetti erivanti dal conflitto: il concetto di “visione del mondo russo” e come certe ideologie al suo interno possono aver guidato l’attuale crisi in Ucraina; come i cristiani dovrebbero reagire alle esigenze umanitarie; le minacce alla religiosa libertà e ai diritti umani e lo sviluppo di un processo di riconciliazione; infine una plenaria sui temi della giornata.

Al termine della Consultazione, i delegati hanno firmato una risoluzione che invita la comunità cristiana mondiale e le agenzie umanitarie a riconoscere ciò che sta accadendo in Ucraina, e a sviluppare una risposta concreta a sostegno del popolo ucraino. Al momento della firma, il pastore David Coffey ambasciatore della Bms, il past. Yuri Sipko, ex presidente dell’Unione dei cristiani evangelici battisti della Russia, e il vescovo Mykhailo Panochko, presidente della Fede Evangelica di Ucraina, si sono presi per mano e ciascuno ha pregato nella propria lingua per l’Ucraina.

Commentando la Consultazione, il past. Tony Peck, segretario generale della Federazione battista europea (Ebf) ha detto: «La Conferenza è stata un’esperienza molto positiva che, tuttavia, ha evidenziato la situazione di conflitto difficile e impegnativo in Ucraina, soprattutto nel Donbass. Preparare fin d’ora la possibilità di una riconciliazione, in particolare tra le chiese di Ucraina e Russia, continuerà a essere una priorità dell’Ebf».

Fonte: BMS World Mission