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La prima scuola valdese a Palermo compie 150 anni

«Bambini in viaggio. Esperienze itineranti, contaminazioni culturali e riflessioni pedagogiche per i 150 anni dalla nascita della prima scuola valdese a Palermo» è il titolo del convegno che si terrà l’8 e il 9 maggio presso il Centro diaconale «La Noce» di Palermo.

Sulla copertina del depliant si vede uno scuolabus giallo che, lasciata una scuola ubicata in montagna, è in viaggio per raggiungerne un’altra vicino al mare: al centro c’è l’idea, che ha accompagnato da sempre la storia dei valdesi, del diritto allo studio e all’acquisizione di alcuni strumenti che rendono la persona libera. L’impegno di far sorgere accanto al tempio sempre una scuola dove, attraverso lo studio della Parola, fosse possibile raggiungere l’autonomia e il riscatto individuale, non rimane confinato nelle Valli piemontesi ma “viaggia” per l’Italia e si va a radicare in una zona difficile come la Sicilia. «In questa terra ieri come oggi – afferma Anna Ponente, direttrice del Centro diaconale La Noce – la scuola valdese, attraverso la formazione dei bambini dalla prima infanzia fino alla scuola primaria, è impegnata nella lotta contro l’analfabetismo e nella creazione di una coscienza attiva. Qui accompagniamo bambini dai due anni e mezzo fino ai 10 anni: il percorso è lungo, ricco, con un obiettivo fondamentale: contribuire alla formazione di persone adulte, responsabili, che siano dotate di quella capacità di discernimento e di valutazione che le rende libere».

La scuola valdese, con i suoi circa 200 bambini, rappresenta per il territorio cittadino un importante punto di riferimento. Riconosciuta come una scuola seria, di avanguardia, che sperimenta e sa mettersi in discussione, essa è un punto di riferimento culturale. Quest’anno, ad esempio, la scuola valdese ha partecipato al Festival della città educativa, iniziativa organizzata dal comune di Palermo insieme al Garante per l’infanzia. «I genitori – prosegue la direttrice del Centro diaconale – scelgono la scuola valdese perché è aconfessionale, e perché è inserita in un’opera diaconale che comprende anche altri tipi di interventi sociali, come ad esempio l’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati, e alle donne vittime della tratta».

In 150 anni di storia, il bilancio della scuola valdese del Centro diaconale, realtà ben inserita nel contesto culturale e sociale della città, che ha formato tante generazioni di palermitani, è più che positivo. «Abbiamo un buon riscontro non solo in termini di numero di iscritti, ma anche in termini dei rapporti con gli enti pubblici e la rete sociale attiva sul territorio. Attraverso la nostra scuola c’è una conoscenza più diretta dell’opera e dell’intervento sociale della chiesa valdese».

Il convegno, che ha inizio venerdì 8 maggio alle ore 8.30, prevede 5 sessioni con la presenza di diverse figure professionali che intervengono su varie tematiche (pedagogia e bene comune; famiglia e famiglie; i valdesi e la storia; lingua e linguaggi; mente e intercultura). L’evento si concluderà alle ore 13,30 di sabato con «La festa delle famiglie», con laboratori, spettacoli, stand espositivi di diverse associazioni, a cui parteciperanno i presenti al convegno, le famiglie e i bambini della scuola valdese, gli/le insegnanti e gli/le operatori/trici del Centro diaconale.