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Famiglie oggi: seminario sul cinema

Famiglie oggi: riscrivere la grammatica delle relazioni è un ciclo di proiezioni cinematografiche che prosegue la riflessione già iniziata lo scorso anno sul tema dei diversi modi di essere famiglia, proposto dalla Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice.

«I modi di essere famiglia sono molteplici – dice la pastora Daniela Di Carlo, curatrice della rassegna – dai matrimoni tradizionali alle convivenze fluide, dalla scelta di essere coppia vivendo in appartamenti separati alla convivenza di più generazioni sotto lo stesso tetto, dalle unioni eterosessuali a quelle omoaffettive, dai genitori single alle famiglie “allargate”. In ogni caso si tratta di legami affettivi diversificati, costruiti nel tempo di una vita o in un periodo circoscritto, creati da quella solidarietà che porta ad aiutarsi gli uni con le altre, esattamente come dovrebbe fare una famiglia. Molto interessante anche l’analisi di come a volte le famiglie “tradizionali” disertino quei presupposti di solidarietà che si immaginano debbano essere presenti: ci aspettiamo che la famiglia composta da padre, madre, due figli e un cagnolino sia l’emblema della felicità, ma purtroppo la cronaca ci racconta che la realtà non è sempre così idilliaca».

Non si può quindi ignorare la pluralità di forme che le persone scelgono nel creare una famiglia. Ogni martedì sera alle 21 nella sede del Centro Culturale viene proiettato un film che permette di inquadrare la difficoltà con cui la materia della famiglia abita nel nostro mondo e il cinema ben si presta come punto di partenza su questa riflessione: le storie che ci vengono raccontate ci portano ad immedesimarci o ci pongono in una situazione di conflitto, ma in ogni caso stimolano in noi delle emozioni.

Pastora Daniela Di Carlo, lei ha trascorso recentemente due mesi negli Stati Uniti, partecipando al progetto di formazione Effee. Come viene trattato il tema delle famiglie negli Usa?

«Direi in modo molto diverso da noi. La cosa che mi ha colpito di più è che non ci sono dei lunghi periodi di “fidanzamento”, in cui le persone stanno insieme, si frequentano, convivono, ma i 25enni hanno sovente già due matrimoni alle spalle: insomma, un incontro viene molto velocemente seguito da un matrimonio, anche in campo omosessuale. Curioso il fatto che, così come con estrema facilità si sposano dando quindi una connotazione istituzionale alla loro unione, con altrettanta semplicità divorziano. Molte donne seguono poi la tradizione di abbandonare il proprio cognome prendendo solo quello del marito: se un uomo si sposa cinque volte, lascia cinque ex mogli con il suo cognome. Personalmente non mi piace molto questa abitudine, trasmette l’idea di una perdita di identità della persona».

Questa sera, martedì 28 aprile, sarà proiettato Amour, film francese del 2012 di Michael Haneke che racconta la storia di Georges e Anne, una coppia di ottantenni insegnanti di musica che all’improvviso devono affrontare il dramma della malattia di Anne, colpita da ictus, in un percorso che coinvolgerà l’intera famiglia.

La rassegna Famiglie Oggi prosegue fino al 26 maggio, ogni martedì alle 21 nella sede del Centro Culturale Valdese in via Beckwith 3 a Torre Pellice.