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Leader avventista chiede al presidente Obama di difendere la libertà religiosa

In occasione dell’annuale colazione di Pasqua tenutasi alla Casa Bianca, Dwayne O. Leslie, direttore degli Affari legislativi presso la Chiesa avventista mondiale, ha chiesto al presidente americano, Barack Obama, di mantenere la libertà religiosa tra le priorità della politica estera della sua amministrazione. Obama ha risposto che è sua intenzione difendere i diritti di tutti i credenti.

La colazione di Pasqua è più intima del National Prayer Breakfast di febbraio, in cui la Casa Bianca si riempie di 3.500 persone provenienti da 100 paesi. Per D. O. Leslie l’incontro è stato l’occasione per incontrare e tessere relazioni con chi amministra il paese, ma anche con i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane.

Quando Obama si fermato al suo tavolo, Leslie lo ha ringraziato per aver ritenuto la libertà religiosa un obiettivo chiave della politica estera statunitense nel discorso al National Prayer Breakfast dello scorso anno. In quell’occasione Obama espresse preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e in paesi come Cina, Pakistan e Corea del Nord. Leslie ha quindi chiesto al presidente di continuare a fare della libertà religiosa una priorità.

La libertà religiosa è un tema che la Chiesa avventista del settimo giorno ha ritenuto primario fin dalle sue origini, a metà del 1800, e recentemente il presidente della denominazione a livello mondiale, Ted NC Wilson, l’ha sollevato durante un incontro con Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, nel palazzo di vetro.

Tra gli ospiti alla colazione, durata due ore, vi erano anche la deputata avventista Sheila Jackson Lee, del Texas; la consigliera della Casa Bianca, Valerie Jarrett; e Al Sharpton, pastore battista e attivista per i diritti civili. Erano presenti inoltre i leader religiosi in rappresentanza delle Chiese cattolica romana, metodista episcopale africana, copta ortodossa, e di altre denominazioni.

Il presidente Barack Obama si è rivolto agli ospiti dicendo di non essere un predicatore, ma ha ricordato con gratitudine lo «straordinario dono della salvezza» di Gesù alla Pasqua. «Cerchiamo, come meglio possiamo, di comprendere le tenebre che sopportò, affinché noi potessimo ricevere la luce di Dio», ha affermato Obama, «Eppure, proprio mentre siamo alle prese con l’enormità del sacrificio di Gesù, nel giorno di Pasqua non possiamo perdere di vista il fatto che la storia non sia finita quel venerdì. La storia continua ad andare avanti e con la domenica arriva la gloriosa risurrezione del nostro Salvatore». Ha quindi espresso apprezzamento ai leader religiosi per il lavoro delle loro chiese: «Voglio ringraziare tutti qui per lo splendido lavoro che fate in tutto il paese con le vostre importanti attività».

 

Fonte: Notizie Avventiste/ARNews