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La scomparsa della pastora Caterina Dupré

Una preghiera in forma di poesia a firma della teologa Adriana Zarri chiude la commossa notizia, sul sito del Centro ecumenico Agape (Prali – To), del decesso della pastora Caterina Dupré, che ha diretto il Centro stesso dal 2009 fino a quando la malattia, a fine estate, gliel’ha impedito. La notizia è stata pubblicata lunedì 6 aprile, giorno della sua scomparsa: nata nel 1970, la pastora Dupré avrebbe compiuto 45 anni nel prossimo luglio.

Dopo aver condiviso in famiglia una pratica di vita evangelica associata all’impegno nella società (il padre Franco, fisico teorico, era stato a lungo animatore delle reti di scienziati per il disarmo; la mamma Annemarie per anni ha diretto il Servizio Rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia), Caterina Dupré ha svolto i propri studi alla Facoltà valdese di Teologia laureandosi nel 2000. Dopo il periodo di prova svolto nell’opera sociale Casa Materna, Portici (Na), e a Torre Pellice, era stata consacrata nel corso del Sinodo 2001. Le chiese presso le quali ha prestato servizio sono poi state quelle metodiste di Carrara e La Spezia (2001-2004) e successivamente la chiesa valdese di Verona (2004-2009), incarico che comprendeva anche la diaspora trentina e le chiese metodiste di Padova e di Vicenza.

A fine estate 2009 era iniziato il periodo della sua direzione di Agape: al Centro ecumenico ha dato molto, come dice con riconoscenza il Gruppo residente nel suo comunicato. La pastora Dupré si valeva anche, in questa sua opera, delle relazioni internazionali in cui era stata impegnata negli anni al servizio della Chiesa valdese: studiosa della cultura e teologia dell’ortodossia russa, aveva preso parte ai dialoghi bilaterali tra le Chiese (luterane e riformate) facenti capo alla «Concordia di Leuenberg» e la componente ortodossa della Conferenza delle Chiese europee (Kek), e per molti anni aveva svolto funzioni di coordinamento nella Commissione Culto e liturgia» che fa capo alle chiese battiste, metodiste e valdesi.

Caterina Dupré lascia il pastore Vito Gardiol, ora in servizio a Prali, con cui ha sperimentato il dono particolare di costituire una coppia pastorale, con le fatiche e le benedizioni che questa doppia vocazione comporta, in particolare nelle situazioni di diaspora. A lei ben si addicono le parole dell’autore della II Epistola a Timoteo, poste in epigrafe al ricordo di Agape: «Oramai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno» (4, 8).

Foto P. Romeo/Riforma