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Forum sociale mondiale di Tunisi

In occasione del 14° Forum sociale mondiale (Fsm), svoltosi dal 24 al 28 marzo a Tunisi (Tunisia), che ha riunito circa 70.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di più di 4.000 movimenti di base e organizzazioni, le chiese cristiane hanno organizzato diversi laboratori e seminari su: il ruolo sempre più influente del settore finanziario; l’impatto che esso ha sulle comunità; l’impegno delle chiese per un sistema finanziario più giusto.

I workshop sono stati organizzati dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) in collaborazione con: Secours Catholique; l’Associazione per la tassazione delle transazioni finanziarie e per l’aiuto ai cittadini (Attac); il Centro di ricerca sulle imprese multinazionali (Somo); l’alleanza «Cooperazione internazionale per lo sviluppo e la solidarietà» (Cidse); e altri gruppi della società civile.

«Nelle istituzioni finanziarie internazionali continua ad esserci un deficit democratico», ha detto Athena Peralta, responsabile del Programma di giustizia economica e ecologica del Cec.

«La deregolamentazione finanziaria ha generato disuguaglianze all’interno e tra i paesi, e ha scatenato crisi finanziarie che colpiscono in modo sproporzionato i più poveri», ha detto.

I relatori dei workshop hanno sottolineato che gli agricoltori, così come le piccole e medie imprese, non hanno accesso ai servizi finanziari, che la frode e l’usura provocano la perdita di case e generano i senzatetto, e che la speculazione delle materie prime ha portato a prezzi alimentari instabili. Essi hanno inoltre osservato che gli obblighi nazionali di pagare i debiti esterni, anche se sono considerati legittimi, hanno strangolato le risorse destinate a sanità e istruzione nei paesi indebitati, come il Brasile e la Grecia.

Peralta ha riferito che i partecipanti ai workshop hanno affermato con forza la necessità di una regolamentazione globale del settore finanziario, e di lavorare insieme come società civile e cittadini per una struttura fiscale giusta.

 

Fonte: CEC

Copertina: Luciano Kovacs