1024px-pinerolo_stazione

Quale futuro per la Torino-Pinerolo?

A ottobre dello scorso anno avevamo intervistato l’assessore ai trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco che ci aveva detto: «La situazione del trasporto su gomma in Piemonte è abbastanza anarchica; è quello che ho constatato in questi primi mesi di lavoro, e dobbiamo razionalizzarla», e poi ancora: «Io mi sono preso l’impegno con le prossime gare ferroviarie [con Trenitalia ndr] per reinserire alcune delle linee che sono state cancellate in passato e la Pinerolo-Torre Pellice sarà molto probabilmente una di queste. Si tratta però di riorganizzare tutto il sistema, rivedendo le linee su gomma, e bisognerà anche rivedere i mezzi che oggi vengono usati su ferro: linee a bassa intensità devono avere dei costi d’esercizio proporzionati all’utenza».

A oltre cinque mesi da quell’intervista però poco o nulla è cambiato. La Regione Piemonte non ha ancora presentato un piano dei trasporti e ad oggi l’unica certezza che si ha è che la Giunta Chiamparino nel bilancio di previsione 2015 ha tagliato i fondi per il trasporto pubblico locale da 545 a 518 milioni di euro.

A novembre 2014 vi avevamo parlato delle proposte del Comitato Treno Vivo che si batte per far rinascere la linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice.

Oggi abbiamo raggiunto un esponente dell’opposizione, Federico Valetti, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della Commissione Trasporti in Consiglio regionale.

«La linea Torino-Pinerolo è molto usata – ricorda Valetti – quindi c’è una forte domanda di trasporto su rotaia, che però avrebbe una maggiore attrattiva se il treno funzionasse meglio. Non ci sono molti soldi e quindi bisogna dosare bene la spesa».

Quali sono i problemi della Torino-Pinerolo denunciati dal Movimento Cinque Stelle?

«E’ una linea a binario singolo quindi i treni devono attendere quello in senso opposto per avanzare; un ritardo solo si ripercuote a catena su tutti gli altri treni. La gestione di Trenitalia non è così efficiente e con quei mezzi si potrebbe fare di più», spiega Valetti.

Il contratto della Regione con Trenitalia è in scadenza e si rinnoverà quest’anno ma sarà operativo solo dal 2019. A novembre l’assessore Balocco ce ne aveva già parlato dicendoci «dobbiamo ridiscutere l’attuale contratto con Trenitalia che non è favorevole per la Regione Piemonte, anzi è un contratto capestro fatto alcuni anni fa che nei prossimi mesi verrà ridiscusso». Anche su questo aspetto non si hanno nuove notizie.

«Speriamo che la Regione strappi un contratto migliore – continua Valetti – Noi dal punto di vista tecnico abbiamo ipotizzato degli interventi per migliorare l’infrastruttura e migliorare i continui problemi di ritardo che ci sono sulla Torino-Pinerolo. Un piano di qualche anno fa commissionato da Rete ferroviaria italiana prevedeva il raddoppiamento totale della linea. Ma noi quel piano lo consideriamo troppo oneroso, al momento, per il Piemonte: costerebbe 360 milioni di euro. Noi con i nostri tecnici riteniamo che non sia necessario raddoppiare la linea su tutta la tratta, ma soltanto in un punto parziale tra Piscina e Pinerolo per includere due stazioni di interscambio in modo da ammortizzare i ritardi. Sarebbe anche possibile farlo in tempi ragionevoli perché non si dovrebbe costruire in città ma in campi aperti. Poi chiediamo la realizzazione di una nuova stazione a Vinovo che svolga la funzione di interscambio con i mezzi pubblici per muoversi verso Torino. Ne abbiamo già parlato con il sindaco di Vinovo e i consiglieri del comune e sono tutti d’accordo con noi. Per fare questo chiederemmo fondi statali e europei, non soldi regionali. Noi chiederemo alla Regione di accettare questo progetto e di presentarlo a Rete ferroviaria italiana».

Avete già fatto questa proposta alla Regione?

«Non ancora, perché stiamo definendo i dettagli della proposta. In ogni caso entro domani [martedì 31 marzo] nella seduta settimanale del Consiglio Regionale l’assessore Balocco risponderà alla mia interrogazione sui ritardi della Torino-Pinerolo, dopo aver controllato i dati forniti da Trenitalia», conclude Valetti.

A questo proposito vi ricordiamo il sito dove si possono segnalare i disservizi ferroviari sulle linee piemontesi, dai ritardi alle cancellazioni delle corse. 

Foto “Pinerolo stazione” di F CeragioliOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.