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Sfogliando i giornali del 27 marzo

01 – Yemen, seconda notte di raid aerei

Seconda notte di raid aerei in Yemen da parte della coalizione guidata dall’Arabia Saudita contro i ribelli sciiti Houthi. Nuove esplosioni sono state avvertite nella capitale Sana’a e nella città di Saada, vicino al confine con l’Arabia Saudita, mentre a sud le truppe fedeli al presidente Hadi si sono scontrate con gli Houthi nella zona intorno alla città di Aden. Intanto il presidente yemenita è arrivato a Riyadh, in Arabia Saudita, da dove proseguirà fino in Egitto per partecipare al summit della Lega araba che si apre domani e che verterà proprio sulla questione yemenita, della quale si è occupato anche il governo degli Stati Uniti, che ha espresso preoccupazione per «le attività iraniane nel paese», confermando invece il proprio sostegno alla coalizione sunnita nel Golfo.

02 – Italia, primo sì dalla commissione del senato per la legge sulle unioni civili

La Commissione giustizia del senato ha approvato il testo base che regolamenta le unioni civili fra persone dello stesso sesso. La Commissione ha approvato il testo con 14 voti a favore, 8 contrari e un astenuto. Sul voto la maggioranza di governo si è divisa, con il «no» espresso dal Nuovo centrodestra di Alfano, che ha definito il testo «un’aberrazione». Soddisfatta comunque la relatrice del provvedimento, la democratica Monica Cirinnà, secondo la quale «i numeri ci sono». «Le maggioranze parlamentari – ha affermato – vanno ricercate in modo ampio». Nel voto di ieri, infatti, il Pd è stato appoggiato anche dal Movimento 5 Stelle e dal Psi, mentre Forza Italia ha votato contro. La legge, oltre a regolamentare le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le coppie di fatto, anche eterosessuali, consente anche la cosiddetta stepchild adoption, ovvero l’adozione del bambino che vive con una coppia di persone dello stesso sesso ma è figlio biologico di una soltanto delle due.

03Bangladesh, 10 pellegrini hindu uccisi nella calca

Almeno 10 pellegrini hindu sono morti nella calca durante un rituale in un luogo sacro a Narayanganj, in Bangladesh. Secondo la polizia, le cause dell’incidente non sono chiare, ma ci sarebbe stato «un numero insolitamente elevato di persone». I pellegrini stavano partecipando alle celebrazioni dell’Astami Snan, una delle cerimonie più importanti della comunità hindu bangladese. Tradizionalmente in quest’occasione circa un milione di persone convergono da tutto il Bangladesh e dai paesi vicini per bagnarsi nel fiume Brahmaputra, considerato sacro, a Langalband, 20 chilometri a sud della capitale Dhaka. Le vittime dell’incidente sono sette donne e tre uomini. Circa 50 persone sono invece rimaste ferite. Gli hindu rappresentano circa il 10 per cento dei 160 milioni di abitanti del Bangladesh.

04 – Stati Uniti, il governo dell’Indiana approva il Religious Freedom Bill

Il governo dell’Indiana ha approvato ieri, con la firma del governatore Mike Pence, una legge chiamata Religious Freedom Restoration Act, che tra le altre cose permetterà ai gestori di esercizi pubblici di rifiutarsi di servire le coppie omosessuali. Secondo il governatore, la legge «non tocca le norme antidiscriminazione, […] ma oggi sempre più persone sentono minacciata la loro libertà religiosa, messa sotto attacco da parte del governo federale». Secondo i critici della legge, il provvedimento renderà sempre più difficile accedere a diritti come la contraccezione o l’interruzione di gravidanza, e comporterà gravi discriminazioni nei confronti di gay e lesbiche. Per i difensori del provvedimento, invece, questa legge proteggerà le persone con profonde convinzioni religiose dall’azione del governo.

05 – Pena di morte in Asia, un rapporto delle Nazioni Unite segnala un parziale declino

Nel suo rapporto sulla pena di morte nel sudest asiatico, presentato ieri, l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani registra due tendenze diverse. Il documento, che arriva dopo anni di inchiesta, racconta che da un lato ci sono paesi, come la Cambogia o le Filippine, che hanno abolito per legge la pena capitale, altri che l’hanno eliminata nella pratica, come il Myanmar, mentre alcuni, come l’Indonesia e il Vietnam che l’hanno introdotta per specifici reati, come il traffico di droga o di esseri umani. In generale, secondo il rapporto, negli ultimi anni si sono accentuate le distanze tra le leggi di ispirazione laica, che tendono ad abolire le esecuzioni capitali o a non attuarle nella pratica, e quelle fondate su principi religiosi o assolutistici dove restano contemplate o addirittura sono state reintrodotte. L’esempio più significativo da questo punto di vista rimane il Pakistan, che ha cancellato la moratoria sulla pena di morte alla fine del 2014.

Foto “Agriculture of Bangladesh 3” by Balaram MahalderOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.