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Posso dirti «Caro ti amo?»

L’invito del papa alla chiesa valdese di Torino il 22 giugno prossimo ha scatenato le reazioni sui social, in particolar modo da parte dei protestanti stessi. Diversi commenti sono negativi. Nei gruppi Facebook dove interagiscono maggiormente i protestanti e nei profili delle persone più social delle nostre chiese la discussione è stata molto accesa. Proprio come avviene nelle migliori famiglie.

Insomma, la reazione all’annuncio della visita di Francesco ha ricordato quelle vignette della Settimana enigmistica — settimanale di riferimento di chi scrive, oltre a Riforma — in cui la moglie dice al marito: «Domani sera viene mamma»; e lui risponde: «No, ma deve proprio?!» Oppure la storica canzone di Elio e le Storie tese Cara ti amo, un dialogo surreale di una coppia sempre in tensione.

Rimani in casa.
Voglio essere libera.
Esci pure con chi ti pare.
Non ti interessi mai di quello che faccio

Tante cose si rimproverano al papa e, per analogia, ai protestanti contenti di questa visita, quasi fossero delle quinte colonne papiste in casa evangelica. Il papa rappresenta la chiesa — in qualche misura “è” la chiesa — che ha perseguitato direttamente o indirettamente i valdesi. L’inquisizione, la strage dei valdesi di Calabria, i martiri dei pastori Pascale, Bonelli e Varaglia, le Pasque piemontesi, per arrivare alle brutte parole che Don Bosco ha pronunciato contro i valdesi e, in particolare, contro la costruzione del Tempio di Torino. Quel tempio che il papa vuole visitare, quel Don Bosco che il papa sarà a Torino a celebrare.

Insomma, prima mi perseguitavi e non andava bene. E ora mi vieni pure a trovare? Riprendiamo il testo di Elio:

Io sono come sono.
Cerca di cambiare.
Sono cambiato.
Non sei piu’ quello di una volta.

Il papa è il papa e i valdesi sono i valdesi. Il papa rappresenta una storia di persecuzione e i valdesi rappresentano una storia da perseguitati. La storia non si può cambiare perché il papa visita, di passaggio, una chiesa valdese. La storia è storia. Ma il futuro può essere diverso.

PS: per la cronaca, l’ultimo verso della canzone è cantato insieme: «Evviva l’amore!»

Foto „St Peter’s Square, Vatican City – April 2007“ von DiliffEigenes Werk. Lizenziert unter CC BY-SA 3.0 über Wikimedia Commons.