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Lotto per un sogno. Lotto per mille diritti

«Lotto per un sogno che oggi comprenda non solo il superamento del razzismo – si legge nel pieghevole di presentazione della campagna otto per mille dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) – ma anche della povertà in ogni angolo del pianeta. Un sogno per la Terra, madre di tutti i viventi, perché impariamo a proteggerla e custodirla per le future generazioni». La lotta si allarga a favore dei mille diritti di coloro che nel nostro paese ne hanno meno o non ne hanno affatto.

Tre gli ambiti su cui si concentra la campagna: i migranti, i giovani, e i diritti civili.

«I battisti italiani – ha spiegato a Riforma il presidente dell’Ucebi, pastore Raffaele Volpe – hanno scelto i diritti per la campagna otto per mille 2015. I diritti degli altri; i diritti di chi non ha diritti: per lo straniero, i giovani, le donne. Una democrazia laica è una casa ampia e accogliente, dove minoranze e maggioranze non sono distinzioni tra cittadini di serie A e di serie B. La campagna dei battisti sarà fatta soprattutto dalle chiese e sarà attenta a quelle diaconie (opere di assistenza) già consolidate, sparse in tutto il territorio italiano, che ogni giorno dell’anno offrono una scuola di italiano agli immigrati, danno un pasto caldo a chi ha fame, donano agli anziani un’accoglienza dignitosa, costruiscono insieme ai carcerati un futuro, stanno accanto a chi è vittima di violenza. L’otto per mille battista sarà un otto per mille dato agli altri. Un otto per mille speso per gli altri».

La campagna si avvale di diversi strumenti: oltre al materiale cartaceo informativo è stato realizzato il sito www.ottopermillebattista.org dove sono visibili tre video dedicati ai tre ambiti specifici della campagna. Ecco dunque, «lotto per mille migranti» che, come recita il parlato del video, sono «nostri fratelli e sorelle che sopravvivono a un duro viaggio per sfuggire alle guerre, ai disastri ambientali, persecuzioni religiose. Bussano alla porta di un’Europa che vogliamo casa accogliente, non fortezza inespugnabile». Un otto per mille che sia a favore dei giovani «figli e figlie che vogliono crescere, studiare e poi lavorare qui, nell’orgoglio di essere italiane e italiani. È con le loro capacità e creatività che diventeremo un paese migliore, più democratico, più onesto. Un paese di grande bellezza». E infine un otto per «mille diritti civili»; dalla libertà di coscienza al rispetto delle minoranze – etniche, culturali, di genere; dai diritti come il testamento biologico, all’accesso delle donne al lavoro e la loro sicurezza anche dentro casa, ai diritti dell’infanzia, degli omoaffettivi, dei malati e dei morenti.

«Abbiamo voluto puntare su una comunicazione che fosse chiara ed efficace – ci spiega il grafico Pietro Romeo, coordinatore del gruppo di lavoro che si è occupato della campagna pubblicitaria –. Per la parte grafica ci siamo avvalsi delle competenze del web master-grafico Daniele Dighei, della chiesa battista di Cagliari, e per i contenuti abbiamo avuto la collaborazione del pastore Massimo Aprile. Siamo partiti dalla rielaborazione grafica della parola per (dell’8 x mille) che è diventata una colomba con un ramo di ulivo. Volevamo richiamare l’idea che attraverso anche i fondi 8 per mille si poteva realizzare la riconciliazione con il mondo e con tutte quelle situazioni che hanno bisogno del nostro aiuto. La campagna, giocando sulla parola lotto/l’otto, vuole sottolineare che l’impegno dei battisti è a favore dei diritti di coloro che vedono molti dei loro diritti calpestati o completamente negati».

Il sito, oltre a dare una spiegazione del perché dopo un lungo dibattito interno le chiese battiste hanno deciso di accedere alla ripartizione delll’8 per mille, offre una pagina dedicata ai tre ambiti di intervento con tre video dedicati. Una terza pagina poi racconta le piccole storie relative ai progetti che già le chiese battiste portano avanti da tempo (l’istituto per anziani G.B. Taylor a Roma; un centro di formazione per ragazzi a Rocca di Papa (Rm); un progetto di solidarietà in Zimbabwe).

«Ci auguriamo – conclude Romeo – di poter aggiungere a queste tante altre storie di quei progetti che riusciremo a finanziare con i fondi otto per mille. Certo, i soldi arriveranno nel 2016 ma noi vogliamo prepararci a quel momento con serietà e con tutto l’entusiasmo di cui siamo capaci».

Tra gli strumenti messi a punto per la campagna, oltre al già citato sito web, vi sono una pagina Facebook, l’hashtag #lottopermillediritti, un volantino e alcuni video pubblicati su youtube.