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Lasciarsi andare con La Linea Del Pane

Sembra strano pensare che il suond dei La Linea Del Pane arrivi da Milano, perché le atmosfere sono quelle estive di un campo incolto, con il fruscìo del vento, il frinire dei grilli, il profumo del fieno e della pelle calda, con la sola compagnia dei propri pensieri che volano lontano, come i semi dei denti di leone. Ma è proprio questa capacità di riuscire ad evocare grandi e lucidissime immagini che fa del terzetto di Teo Manzo, Marco Citroni e Kevin Every un progetto di pregio ed indubbia qualità.

Nati nella seconda parte del 2011, i La Linea Del Pane fin da subito si ritrovano a creare il loro stile, cercando di incontrarsi a metà strada in sala prove. Ne esce un suono fortemente cantautorale, ricco di riferimenti, ma nel quale i suoni, scelti per il loro ampio respiro emotivo, si intrecciano alla semplicità delle chitarre ed alle strutture elettroniche, rimanendo comunque leggeri ed ariosi, mai pesanti o faticosi.

Le esibizioni dal vivo consolidano la band, che infine giunge al primo album ufficiale Utopia Di Un’Autopsia, del qual Teo Manzo è l’autore dei testi. Da questo punto di vista si intuisce l’affezione ed il profondo rispetto per il cantautorato nostrano, ma anche il dondolante equilibrio tra arte e comunicazione. Le canzoni sono incentrate più sui personaggi che le vivono che sulle loro storie; e questi personaggi in generale fronteggiano i grandi concetti di inizio e fine, ma non vengono però banalizzati dalle classiche e prevedibili contrapposizioni, ma esplorano anche variazioni più complesse, che rendono la navigazione tra i brani più impegnativa, ma proprio per questo stimolante.

Utopia Di Un’Autopsia è musica che vagando libera, non sempre sente la necessità di arrivare immediatamente al punto, ma si concede la possibilità di soffermarsi anche su particolari e situazioni soltanto per il semplice gusto di farlo, perché è questo l’aspetto artistico che più sta a cuore ai La Linea Del Pane. Ed è una fortuna, perché questo rende sensata una concezione dell’album e del lavoro della band che, forse, non troverebbe un riscontro e si perderebbe in fretta come acqua nel deserto. C’è una bella intensità ed un grande calore in questa colonna sonora per orecchie sensibili e per menti vivaci, che hanno voglia di ascoltare la loro personale canzone, quella anche ancora non è stata suonata da nessuno.