800px-agape_centro_ecumenico

L’incontro dei catecumeni ad Agape

Come ogni anno, più o meno nel periodo primaverile, si svolge al centro ecumenico di Agape in alta val Germanasca a Prali l’incontro tra i catecumeni del I Distretto. Ovvero i catecumeni delle comunità delle chiese della val Pellice, val Germanasca, val Chisone e Pinerolo. La novità di quest’anno è stata che oltre alla decina di ragazzi e ragazze del terzo e quarto anno delle comunità si sono uniti anche quelli e quelle delle comunità di Torino e, per la prima volta, di Bologna.

Il risultato è stato un record di presenze che incontri di questo tipo non hanno mai raggiunto negli anni passati: 68 catecumeni e catecumene insieme all’equipe di animazione.

«Ci siamo stupiti anche noi, non ce l’aspettavamo una presenza così grande – racconta Cécile Sappè, animatrice giovanile del primo distretto ai microfoni di RBE – non succedeva da anni. La cosa interessante è che si sono uniti a noi del I Distretto anche i cetecumeni di Torino e Bologna accompagnati rispettivamente dai pastori Stefano D’Amore e Michel Charbonnier da Bologna».

Ogni anno si organizzano incontri di questo tipo per far incontrare e conoscere i catecumeni e le catecumene delle varie comunità della zona. Un momento molto importante per intessere relazioni e conoscenze in un età, quella dell’adolescenza, fondamentale per lo sviluppo, la formazione e la crescita.

«Questo incontro è solo per i ragazzi e le ragazze del terzo e quarto anno di catechismo, quindi il penultimo e l’ultimo anno; due settimane invece fa abbiamo organizzato quello per il primo e secondo anno, quindi terza media e primo anno di superiori. Questo è necessario per poter fare lavori differenti a seconda delle età» continua la Sappè.

Ogni anno il tema del campo è diverso e quest’anno è stato sulla giustizia. «In avvicinamento al 2017, e quindi al cinquecentenario della Riforma protestante, abbiamo pensato di trattare i temi che discusse e affrontò Lutero nel suo percorso spirituale e teologico che lo portò appunto alla riforma della Chiesa» aggiunge. L’equipe d’animazione, nel suo lavoro annuale organizza questi incontri ma non solo, si occupa anche di mettere in piedi tutta una serie di attività, giochi e formazioni dedicati ai giovani delle comunità locali.

«Ad Agape abbiamo fatto delle attività partendo dalla domanda “Cos’è giusto/cos’è sbagliato?” sulla quale i ragazzi e le ragazze hanno riflettuto, dibattuto e si sono confrontati. Dopodiché abbiamo fatto dei giochi di schieramento e far loro prendere posizione su delle frasi e poi abbiamo proposto tre dilemmi etici ai quali abbiamo chiesto di rispondere come li avrebbero affrontati».

Un campo ben riuscito, dunque, in cui l’elemento più importante oltre alla formazione è la conoscenza reciproca e il confronto con coetanei e coetanee con cui difficilmente ci si potrebbe conoscere e lavorarci insieme in altri contesti. «La speranza è gettare dei semi per fare in modo che questi giovani rimangano poi nelle comunità e siano attivi e propositivi».

L’equipe di animazione giovanile del I distretto è formata da Cécile Sappè, Irene Cogno e Giuseppe Chinnici; gli animatori possono svolgere questo lavoro per massimo quattro anni e poi lasciano lo spazio e la formazione ad altri.

Ascolta l’intervista completa su RBE

Foto “Agape centro ecumenico” by F CeragioliOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.