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I protestanti e le streghe

Nel Burkina Faso, lo spazio politico è più conflittuale dello spazio religioso. I fatti che stanno scuotendo questo Paese dell’Africa sub-sahariana ce lo ricordano. Vuol dire che le discriminazioni religiose non esistono? Questo significherebbe dimenticare la questione del trattamento della stregoneria, in cui i protestanti di varie denominazioni non hanno sempre la buona parte…

I protestanti di oggi hanno dimenticato questa pagina poco gloriosa della loro storia: dal XVI secolo, le chiese nate dalla Riforma hanno dimostrato molto zelo nello sradicare le streghe. Tra il 1560 e il 1630, le «cacce alle streghe» furono spesso più dure nelle terre riformate che nelle terre dell’Inquisizione cattolica. Lutero ha così sostenuto senza ritegno le persecuzioni contro le donne descritte come possedute, così come il suo collega, il dolce Melantone, seppure di formazione umanista, così come Calvino o Büllinger. E sembra che il maggior numero di esecuzioni in Europa di donne accusate di stregoneria abbia avuto luogo in Scozia, in Germania e nel cantone di Vaud, terre eminentemente protestanti. Neppure nel Nuovo Mondo puritano, si scherzava con le streghe, come testimonia l’esempio di Salem, nel 1692, in cui 19 donne vennero giustiziate. Bisogna aspettare il 1782 perché l’ultima esecuzione per stregoneria si verifichi… in Svizzera. Oltre alle streghe, le prostitute furono allora impietosamente perseguitate dai protestanti. Simboli dell’impurità, esse furono cacciate dalle città calviniste.

Questo riferimento storico può evitare ai protestanti francofoni di oggi di giudicare con troppa condiscendenza il modo in cui alcune donne sono oggi discriminate come «streghe» (sic) nel Burkina Faso. Paese dove il «mondo degli spiriti» e la dinamica legata alla stregoneria sono onnipresenti, il Burkina Faso non è esente da derive in materia di trattamento di presunte «streghe». In misura minore rispetto al Centrafrica dove il fenomeno è più massiccio, si osservano regolarmente casi di emarginazione brutale di donne, spesso anziane, per causa di stregoneria. Costrette a sfuggire dal proprio villaggio, abbandonate senza risorse, queste donne sono a volte destinate a una morte sicura… salvo in caso di soccorso fornito dall’esterno.

I protestanti sono impegnati su questo fronte? La risposta è no. Non solo il protestantesimo del Burkina Faso non propone nulla alle donne accusate ma, in qualche modo, incoraggia a volte il sospetto di stregoneria, senza arrivare alle violenze però. Certo, oggi lo scopo è di liberare, non di escludere. Sfumatura importante. Ma esistono le derive. Sono in causa alcune influenze neocarismatiche che popolarizzano i temi della battaglia spirituale e dell’esorcismo, con il rischio di vedere stregoneria ovunque. L’americana Rebecca Brown in particolare svolgerebbe un ruolo nella diffusione di questa cultura dell’esorcismo in alcuni ambienti pastorali. Relativamente popolare negli ambienti carismatici dell’Africa occidentale, essa conosce ad esempio il pastore Mamadou Karambiri di Ouagadougou, nota figura del nuovo protestantesimo del Burkina Faso.

(Traduzione dal francese di Jean-Jacques Peyronel)

Foto via Pixabay | Licenza: CC0 Public Domain