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Attacchi contro una moschea in Cisgiordania e un Centro cristiano a Gerusalemme

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) ha condannato i recenti attacchi contro una moschea in Cisgiordania e un Centro cristiano di Gerusalemme, che sembrano essere parte della serie dei cosiddetti attacchi «price-tag» (far pagare il prezzo) da parte di elementi estremisti.

Secondo i media, un gruppo di coloni ebrei ha preso d’assalto il villaggio di Al-Jaba’a, vicino a Betlemme, e ha dato fuoco alla moschea di Al-Huda, lasciando slogan anti-arabi sulle pareti. Il giorno dopo, in un altro attacco, un edificio appartenente alla Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme è stato dato alle fiamme e vandalizzato con graffiti anti-cristiani.

In una dichiarazione rilasciata il 27 febbraio scorso, il vice segretario generale del Cec, Georges Lemopoulos, ha detto che il Consiglio ecumenico delle chiese «richiede misure rapide e concrete in grado di consegnare i responsabili di questi e di altri attacchi simili alla giustizia, e di impedire che se avvengano in futuro».

Ha anche espresso gratitudine per la «risposta chiara e inequivocabile» da parte del presidente di Israele, Reuven Rivlin, in una telefonata al patriarca greco-ortodosso Teofilo III, in cui ha denunciato l’attacco di Gerusalemme, definendolo «un crimine atroce» e affermando che «i responsabili devono essere assicurati alla giustizia».

Fonte: Cec

Foto “Jerusalem Dome of the rock BW 14” by Berthold WernerOwn work. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.