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Oslo, un abbraccio che ha commosso il mondo

«Appuntamento alle 18.30 alla sinagoga di Oslo per il Fredens Ring, l’anello della pace». È con un invito lanciato su Facebook che Hajrah Arshad, 17 anni, e altri otto ragazzi hanno riunito sabato più di mille cittadini musulmani che, insieme, hanno circondato la sinagoga della capitale norvegese per lanciare una ferma condanna agli attacchi perpetrati in Europa dalla frangia estremista dell’Islam a una settimana dall’agguato alla sinagoga centrale di Copenaghen nel quale è stato ucciso la guardia volontaria Dan Uzan.

Un’iniziativa fortemente simbolica lanciata sui social con queste parole: «Islam significa proteggere i nostri fratelli e sorelle indipendentemente dalla religione alla quale appartengono. Islam significa essere al di sopra dell’odio e non scendere mai al livello di chi odia. Islam significa proteggersi l’un l’altro. I musulmani vogliono mostrare quanto sia forte la loro condanna verso ogni tipo di antisemitismo».

Entusiasta Ervin Kohn, presidente della Comunità ebraica di Oslo, che ha definito l’evento “unico”. «E’ stato bellissimo fare l’avdalah (la preghiera della fine dello Shabbat) davanti a 1300 persone. Non era mai successo prima», scrive Kohn su Twitter. Mentre la giovane Arshad, anima dell’evento ha spiegato: «Dopo l’attacco terroristico a Copenaghen, questo ci è sembrato il momento adatto per prendere le distanze dall’ondata di odio che sta colpendo gli ebrei».

Il Ring of Peace su Twitter

Fonte: Moked.it

Foto “Synagogue, Oslo 03” by Grzegorz Wysocki – Own work. Licensed under CC BY 3.0 via Wikimedia Commons.