Un Sinodo di rilancio

Si è chiuso ieri, mercoledì 11 febbraio, il Sinodo delle Chiese Valdesi del Rio de la Plata, con il rinnovo delle cariche della Mesa Valdense (Tavola Valdese) e le ultime elezioni delle varie commissioni. Confermato nella figura di Moderador il pastore Oscar Oudri e come vicemoderadora Carola Tron.

Il Sinodo ha preso in esame l’intera gestione delle chiese valdesi del Rio de la Plata: un’analisi completa e approfondita di due anni di lavoro generale. La decisione di differenziare i sinodi, facendone ad anni alterni uno tematico ed uno amministrativo, ha riscosso successo e apprezzamenti. Nel 2016 il Sinodo sarà a carattere tematico e si terrà nella città di Colonia del Sacramento. Il tema scelto è la riflessione sui ministeri nella chiesa, intesi al plurale come differenti strade di vocazione e servizio alla chiesa, e non unicamente sul ministero pastorale tradizionale.

«Molte persone lavorano con passione e dedizione per la nostra chiesa – ci spiega Alma Malan, direttrice del Hogar Valdense El Sarandí (Asilo valdese “El Sarandí”), un’opera diaconale per persone con disabilità di Colonia Valdense – In questo Sinodo abbiamo discusso molto sulla necessità di riconoscere ruoli anche al di fuori di quello pastorale, come il ministero diaconale o i servizi in contesto urbano o sociale che alcuni di noi portano avanti. Un atto sinodale suggerisce di lavorare sul tema dei ministeri, da rivedere come impegno e riconoscimento. Forse questo percorso è già stato fatto dalla chiesa valdese in Italia, ma per noi è una cosa nuova e da analizzare. Siamo una sola chiesa valdese con percorsi differenti. Non dobbiamo dimenticare le nostre origini, ma nemmeno rimanere fermi al passato: in questo ci aiutano i forti stimoli che arrivano da persone che entrano nella chiesa valdese per convinzione e scelta personale e non solo per tradizione familiare. C’è stata una forte diminuzione dei membri di chiesa in questi anni e speriamo che con una presenza più forte e più caratterizzata, soprattutto nei contesti urbani, questa situazione possa cambiare».

Soddisfazione è stata espressa anche per il lavoro della Commissione Sinodale di Diaconia, che si è costituita solo da due anni: anche in questo campo l’obiettivo è di continuare ad approfondire il servizio diaconale, probabilmente incrementando e stabilizzando le posizioni lavorative di chi lo gestisce.

«Il lavoro d’équipe condiviso – aggiunge ancora Alma Malan – è molto utilizzato durante l’Assemblea Sinodale, ma sempre di più sarà alla base anche del lavoro delle chiese sul territorio. I pastori in servizio non possono garantire la copertura con rapporto uno ad uno in tutte le 25 chiese dell’Uruguay e Argentina e sarà quindi necessario utilizzare sempre più anche ruoli di laici impegnati, mantenendo come riferimento teologico il pastore».

Al Sinodo era presente anche il pastore Hugo Armand Pilon, attuale presidente della Federazione di Chiese Evangeliche in Uruguay (FIEU) e già moderador della Mesa Valdense, che ha parlato del progetto di accoglienza di famiglie siriane rifugiate in Uruguay, che ha visto la partecipazione anche dell’Iglesia Valdense, e di cui abbiamo dato notizia nei mesi scorsi.

«Il progetto è partito lo scorso anno con la proposta, da parte del governo uruguayano, di coinvolgere chiese, enti ed istituzioni. Una convocazione intesa come gesto di solidarietà condiviso. Come Federazione ci siamo attivati, raccogliendo generi di prima necessità per l’igiene personale e materiale necessario per l’istruzione dei bambini. Questo progetto è sostenuto anche grazie ad un contributo 8 per mille della nostra chiesa valdese, quindi ci impegna su due livelli. Le prime 42 persone, 5 nuclei famigliari con persone di tutte le età, si stanno ora inserendo nella nostra società e il piano di lavoro prevede l’arrivo in tappe di altre persone per i prossimi mesi».

Per maggiori informazioni e dettagli sul Sinodo dell’Iglesia Valdese del Rio de la Plata vi invitiamo a visitare il sito www.iglesiavaldese.com