Monza dice no

A pochi giorni dall’approvazione da parte del Consiglio Regionale della Lombardia della legge urbanistica che inasprisce fortemente le norme sull’edilizia di culto, arriva il “no” del Comune di Monza. Il sindaco Roberto Scanagatti, che è anche presidente di Anci Lombardia, ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di farsi condizionare dalla recente modifica relativa alla «pianificazione delle attrezzature per i servizi religiosi». Anche perché in via Marsala sta per aprire i battenti la chiesa evangelica cristiana “Un nuovo giorno”. La richiesta di cambio d’uso era arrivata mesi fa in Comune. Tutto in regola. Il nulla osta era già pronto, come riferisce il Corriere della Sera, fino alla legge regionale, che complica di gran lunga le cose imponendo parcheggi per il 200% della capienza, videocamere di sorveglianza, valutazione d’impatto ambientale e altre procedure. L’assessore all’urbanistica Claudio Colombo ha detto di non voler riconsiderare la pratica: «Per quanto ci è possibile disobbediremo alla legge regionale e rilasceremo quel permesso». Il Piano di Governo del Territorio monzese permette in tutte le zone residenziali la creazione di nuovi spazi religiosi. «Noi ci atterremo proprio a questo piano. Quella votata dal Pirellone è invece una legge insensata perché colpisce un diritto fondamentale», ha dichiarato Colombo al Corriere della Sera. Da Monza spiegano che il caso degli evangelici non rimarrà isolato. Anche la locale chiesa ortodossa cerca casa: «Tenteremo di accontentare anche loro».

Fonte Nev

Foto: Palazzo di Giustizia piazza Garibaldi, Monza, di AlbertomosPubblico dominioWikimedia Commons