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Pellegrinaggio di giustizia climatica in vista della Conferenza di Parigi 2015

In vista della prossima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite (Cop21), che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015, migliaia di credenti stanno progettando di intraprendere in diverse parti del mondo un pellegrinaggio di giustizia climatica, da farsi a piedi o in bicicletta, per esprimere solidarietà alle persone colpite dai cambiamenti climatici.

Il 22 gennaio scorso a Ginevra si è svolto un incontro preparatorio alla Cop21 a cui hanno partecipato diverse organizzazioni, tra cui il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), Act Alliance, la Conferenza delle chiese europee, Norwegian Church Aid, Pane per il mondo, la Federazione luterana mondiale, Christian Aid, Cidse e il Ccfd-terre Solidaire.

Il concetto di «pellegrinaggio di giustizia e di pace» è una visione promossa dalla X Assemblea del Cec (Busan, Corea del Sud, 2013), e la giustizia climatica è una componente significativa di questa visione. A seguito degli appelli alla giustizia climatica rivolti da leader religiosi, come il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli e Papa Francesco, il Cec ha in programma di far sentire ai politici riuniti a Parigi la voce delle comunità religiose che chiedono un trattato sul clima che sia equo, giuridicamente vincolante e universale.

«Parigi è una pietra miliare nel nostro pellegrinaggio di giustizia climatica», ha detto Guillermo Kerber, responsabile del Programma per la salvaguardia del creato e la giustizia climatica (Cec). «Ma Parigi non è la destinazione finale. Come persone di fede abbiamo bisogno di strategie per il 2016 e oltre», ha detto.

In Africa i «pellegrini della giustizia climatica» stanno progettando di attraversare i confini a piedi e in biciclette, accrescendo la consapevolezza sull’impatto che il cambiamento climatico sta avendo in quel continente. Patriciah Akullo, di Act Alliance, ha detto che, dopo aver attraversato i confini tra il Sud Africa, l’Uganda e ilBurundi, la destinazione finale dei pellegrini sarà Nairobi. Dovrebbero partecipare alla campagna l’arcivescovo Desmond Tutu e il presidente keniota Uhuru Kenyatta, accanto a personalità del mondo della cultura, della musica e dello sport.

Fonte: Cec

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