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Lettonia. Le chiese europee incontrano il team della Presidenza UE

A pochi giorni dall’inizio della presidenza lettone del Consiglio europeo, una delegazione di rappresentanti delle Chiese cristiane d’Europa ha incontrato il ministro della giustizia lettone, Dzintars Rasnačs.

Giovedì 15 gennaio, nove rappresentanti del Conferenza dfellechiese europee (Kek) e della Commissione delle Conferenze Episcopali della comunità europea (Comece), sono stati ricevuti presso il Ministero della giustizia a Riga per discutere insieme l’agenda della Presidenza lettone.

La crescente minaccia terroristica sul territorio dell’Unione europea influenzerà inevitabilmente l’elaborazione di una nuova strategia europea della sicurezza e della prevenzione del conflitto. Le chiese, pur riconoscendo la forte preoccupazione per la sicurezza interna, hanno chiesto “un rispetto continuo dei diritti e delle libertà dei cittadini dell’Unione europea”.

In vista del vertice di Riga (Maggio 2015), si è parlato del rafforzamento dei legami tra i paesi coinvolti nel partenariato orientale. “Accogliamo con favore questa opportunità di cooperazione tra le chiese in Lettonia e le loro controparti internazionali”, ha affermato Guy Liagre Segretario generale della Kek.

Rispetto ai temi della protezione del clima e dell’ambiente e al ruolo dell’UE in vista del vertice Onu di Parigi (Dicembre 2015), la richiesta delle chiese è “che le sfide affrontate dai paesi in via di sviluppo a questo riguardo siano prese in considerazione in tutte le proposte che la UE vorrà avanzare al vertice di Parigi”, ha detto padre Patrick Daly (Comece), assicurando che le comunità ecclesiali locali continueranno a portare avanti il loro impegno per l’efficienza energetica.

Rappresentanti della Comece e del Kek hanno inoltre richiamato l’attenzione della Presidenza lettone sulle sfide irrisolte della migrazione e dell’asilo. La discussione si è incentrata sulla responsabilità degli stati membri a condividere il dovere di dare ospitalità ai migranti provenienti da paesi terzi; in particolare le chiese hanno sollecitato “la Presidenza sulle esigenze specifiche dei cristiani in fuga dalle persecuzioni”.

Il Ministro Rasnačs ha dato una franca e misurata – seppur provvisoria – valutazione delle difficoltà, ma anche delle opportunità in ciascuno di questi ambiti. Ha esortato le chiese “a contribuire al dibattito pubblico su questi temi, dichiarando inoltre che il governo della Lettonia è molto impegnato nel dialogo con le comunità ecclesiali e che il primo ministro incontra regolarmente i leader religiosi riuniti in un “Consiglio spirituale”.

Foto “Dům černohlavců” di DezidorOpera propria. Con licenza CC BY-SA 2.5 tramite Wikimedia Commons.