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La predicazione del patriarca Francesco Moraglia nella Chiesa valdese e metodista di Venezia

«Spero con l’aiuto dello Spirito che l’ascolto comune della parola di Dio segni un momento di crescita in vista della piena comunione, che è dono che solo Dio può concedere». Storica predicazione da parte di un patriarca cattolico, Francesco Moraglia, nella chiesa valdese e metodista di Venezia, nella domenica di apertura della settimana di preghiera per l’unità, ieri 18 gennaio.

Meditazione centrata ovviamente sull’episodio di Gesù e la samaritana, dal quarto capitolo del vangelo di Giovanni. E proprio «dammi un po’ d’acqua da bere», il versetto scelto quest’anno come filo conduttore della settimana, nelle parole del patriarca diventa emblema dell’accettazione reciproca e del superamento delle diversità confessionali. Il dono dell’acqua, che ha bisogno di essere compreso e che poi viene accettato dalla donna in piena libertà, è una salvezza che solo la Grazia può dare e che ogni essere umano deve decidere di accettare in autonomia. Numerosi i riferimenti barthiani nel discorso del patriarca, accolto nella chiesa valdese oltre che dalla pastora Caterina Griffante, anche da rappresentanti della chiesa avventista, anglicana e luterana di Venezia, storicamente crocevia di culture, nazionalità, confessioni e religioni diverse.

La settimana per l’unità prevede ora diversi altri momenti di lettura, preghiera e celebrazione comune. Momento finale e in qualche modo culminante alla luce dei recenti tragici avvenimenti in Francia una marcia per la pace che si svolgerà sabato prossimo 24 gennaio lungo le calli e i ponti del centro storico e che quest’anno è stata organizzata proprio dal consiglio locale delle chiese cristiane.

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