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La centrale a biomasse a Luserna San Giovanni si farà

di Samuele Revel e Diego Meggiolaro

La centrale a cogenerazione alimentata da scarti legnosi di Luserna San Giovanni verrà costruita, e questa forse non è più una notizia da tempo, nel senso che si sapeva almeno da marzo dello scorso anno, quando anche l’ultimo ricorso proposto dal Comune di Luserna San Giovanni e dal comitato “Luserna attiva” al Consiglio di Stato a Roma era stato respinto e aveva decretato la piena vittoria dell’ente proponente, l’azienda agricola Merlo Guido, che precedentemente aveva già vinto un ricorso al Tar.

L’area tra i campi sportivi comunali e le case che si affacciano su viale De Amicis è stata quella scelta per la costruzione della centrale. Il cantiere è abbandonato da circa un anno anche a causa del cambio di amministrazione comunale, che deve definire i dettagli della costruzione. 

«E’ una scelta che ci viene imposta direttamente dalla Provincia – dichiara il sindaco di Luserna Duilio Canale – Speravo che i costruttori desistessero nel prosieguo del progetto ma così non è. Ora si tratta di pianificare bene quali saranno i benefici per gli edifici pubblici di Luserna: piscina, palestra, scuole e palazzo comunale. Nell’incontro che abbiamo avuto lunedì sera [12 gennaio ndr] i costruttori ci han detto che entro la fine dell’anno la centrale sarà ultimata. I costi ricadranno tutti su di loro e per l’amministrazione non ci sarà alcun esborso. In questi mesi dovremmo solo definire i benefici di teleriscaldamento e risparmio di energia elettrica per gli edifici pubblici del comune». 

Il ruolo del comune sarà molto importante nei prossimi mesi per definire quando entrare in accordo con la società costruttrice prima di diventarne clienti. «Dobbiamo agire insieme a soggetti privati come la Caffarel [la fabbrica di cioccolato di Luserna ndr]o i condomini lusernesi per  ottenere un buon accordo per l’inizio dei lavori della rete di distribuzione – continua Canale – e soprattutto dovremmo definire la quantità e la raccolta del legname nei boschi limitrofi».

Dall’ufficio tecnico del comune fanno sapere che la potenza della centrale sarà di circa 1 Mw di produzione di energia lorda e circa 940 kilowatt di energia elettrica netta prodotta.                                                            

La precedente amministrazione lamentava ai microfoni di Rbe già nel 2011 che «ormai non esiste più un pieno potere decisionale incentrato sugli enti locali periferici quali appunto i Comuni e che la Provincia molto spesso non sta a sentire le lamentele dei Comuni stessi. La centrale comunque verrà costruita nonostante in passato molti cittadini abbiano espresso pareri contrari alla costruzione dell’impianto con i referendum popolari portati avanti dal comitato Luserna Attiva, lamentele che non sono state accolte del dal Tar e nemmeno dal Consiglio di Stato», aveva dichiarato l’ex sindaco Livio Bruera.

Oggi, dopo un lungo periodo di silenzio, si rifà vivo il Comitato Luserna Attiva, sorto proprio per monitorare la questione della costruzione della centrale a biomasse a Luserna San Giovanni. Furono loro a raccogliere in poco tempo oltre 3000 firme di cittadini contrari alla costruzione. In questi mesi, dopo la sentenza del Tar, il comitato sembrava ridotto al silenzio e invece «siamo vivi e vegeti» è il commento che ci arriva da Ivan Malan. «Abbiamo ancora in ballo un ricorso al Tar sulla proroga concessa dalla Provincia e quindi aspettiamo l’esito di questo ricorso, nonostante i proponenti vadano avanti per la loro strada». «Il Comitato si sta riorganizzando – ha concluso Malan – e sicuramente continuerà la lotta contro questa centrale».