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Lavori in corso alla cascina Pavarin

È stata un’assemblea di chiesa vivace quella di domenica scorsa a Luserna San Giovanni. Si parlava di muri, o meglio della ristrutturazione di una parte di cascina Pavarin, per creare l’alloggio per il secondo ministro di culto della chiesa.

La cascina Pavarin è uno dei luoghi di culto di questa chiesa. Oltre al tempio centrale dei Bellonatti, del Ciabas e della sala di Bricherasio, infatti, c’è anche questa struttura dove ogni domenica si tiene un culto. Da ormai una decina d’anni la cascina (lascito della famiglia Pavarin) è stata parzialmente ristrutturata al piano terra così da ottenere un ampio locale per il culto (prima si teneva in una saletta al piano rialzato, ormai diventata troppo piccola per l’alta frequentazione), una cucina e dei servizi igienici. La zona invece del primo piano, un tempo adibita a fienile, non venne ristrutturata ma lasciata nelle condizioni in cui era e utilizzata soltanto per le agapi di Pentecoste.

Nella cascina oltre al culto, si tengono molte altre attività della comunità di San Giovanni: dal Gruppo Cucito al Grappolo, il gruppo giovani, e vi è anche la sede del Ricircolo, dove si possono portare e prendere indumenti usati. L’importanza di questo luogo di culto e di presenza valdese è dato anche dalla vicinanza con il centro urbano e amministrativo degli Airali, la popolosa frazione capoluogo del Comune di Luserna San Giovanni, e quindi sempre più un piccolo luogo di «frontiera».

«L’idea di ristrutturare il primo piano della cascina è di Eugenio Bernardini, quando era ancora vicemoderatore, ma non se ne fece nulla per mancanza di fondi – ha spiegato il presidente del Concistoro Enrico Malan – e non è che oggi ce ne siano di più, anzi, ma abbiamo trovato una soluzione, sempre con Bernardini, diventato nel frattempo moderatore». «La Tavola si è offerta di farci un prestito, a cui si aggiungeranno alcuni fondi propri della chiesa». «Alla fine dei lavori, che contiamo di terminare entro il 2015, avremo un alloggio di circa 100 metri quadrati calpestabili destinato al secondo pastore», aggiunge Malan.

Dall’assemblea si sono levate alcune voci critiche verso questa proposta del Concistoro. La “paura” più grande è quella di vedersi recapitare una nuova busta per contribuire ai lavori. Ma questo non avverrà, in quanto i fondi saranno quelli usati per pagare le spese di alloggio del secondo ministro di culto. «Per rendere meno oneroso il prestito della Tavola verso la nostra chiesa potremmo come singoli membri di chiesa partecipare con dei piccoli prestiti, come si fece in altre occasioni, a esempio a Villar Pellice per costruire la sala polivalente», è stato il commento di Marco Rostan. Si è poi passati ad analizzare in dettaglio il progetto proposto e l’assemblea, a maggioranza (pochi astenuti, nessun contrario), ha votato per andare avanti su questa strada. Oltre al risparmio, che la comunità avrà nei prossimi anni (naturalmente ragionando su un periodo medio-lungo), l’importanza di avere questo alloggio per il secondo ministro di culto è legato alla presenza, alla testimonianza, che in questo modo diventerà fissa e costante e vicina al centro del Comune di Luserna San Giovanni e non soltanto più presente nei momenti di culto o di apertura del Ricircolo.