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Anche l’Alleanza battista mondiale accoglie con entusiasmo l’inizio di nuove relazioni tra Usa e Cuba

L’Alleanza battista mondiale (Abm) ha accolto con favore l’annuncio fatto il 17 dicembre scorso dal presidente americano Barack Obama e dal presidente cubano Raúl Castro, relativo all’allentamento delle storiche tensioni e l’inizio di nuove relazioni diplomatiche tra gli Usa e Cuba.

L’Abm ha a lungo sostenuto un cambiamento nei rapporti tra i due paesi. Più di recente, nel luglio 2013 a Ocho Rios, Giamaica, il Consiglio generale dell’Abm – che comprende i leader battisti di tutto il mondo – aveva approvato una risoluzione che chiedeva al governo degli Stati Uniti di revocare l’embargo e altre restrizioni vigenti su Cuba.

L’embargo, affermava la risoluzione, non serve assolutamente. Piuttosto, «la revoca dell’embargo migliorerà le condizioni di vita dei cubani e fornirà maggiori opportunità per il commercio, l’istruzione, e i trasporti».

Nel 2000 l’Abm organizzò la sua riunione annuale proprio a L’Avana. In quell’occasione l’organizzazione mondiale battista osservava «il dolore e la sofferenza che persone innocenti subivano a causa dell’imposizione di sanzioni economiche internazionali», e invitava i governi a rimuovere soprattutto le sanzioni relative ai prodotti alimentari e alle medicine.

Il segretario generale della Abm, Neville Callam, ha dichiarato: «A nome dell’Alleanza battista mondiale, e alla luce della posizione costantemente assunta dalla Abm sull’embargo cubano nel corso degli anni, accolgo con entusiasmo il nuovo corso delle relazioni tra Usa e Cuba. Il popolo di Cuba, compresa la grande comunità cristiana, trarrà beneficio da questo sviluppo che rappresenta un contributo al benessere umano».

L’Abm ha quattro organizzazioni membro a Cuba comprendenti circa 900 chiese con più di 60.000 membri.

Fonte: Bwa