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Presepi, laicità e religione

I presepi contradicono la laicità e devono essere proibiti nei luoghi pubblici dai quali la legge esclude i simboli religiosi? Al ricorso presentato da liberi pensatori, un tribunale ha sentenziato in questo senso. Alcuni hanno reagito denunciando un’anti religione intollerante e totalitaria. Coloro che hanno preso partito in questa controversia, qualunque sia il loro campo, concordano nel ritenere che i presepi siano dei simboli religiosi.

Non ne sono affatto convinto. Ai miei occhi, il presepe non appartiene al campo della religione bensì a quello del folklore. Esso abbellisce (o imbruttisce, a seconda dei casi) una festa culturale che ha come punti salienti la celebrazione della luce e quella della famiglia. Esso illustra una legenda che ha un lontano rapporto con i racconti biblici e nessuno con il credo. Esso non dice nulla di Dio e della fede.

Che dei liberi pensatori non distinguano tra religione e folklore non mi stupisce; per molti di loro la religione è folklore da parte a parte. In compenso, che dei cristiani non facciano la differenza mi rattrista. Se essi difendono i presepi, il che è loro diritto, non dovrebbero farlo a nome della religione. Ho anzi tendenza a pensare che se c’è un luogo in cui i presepi sono fuori luogo, è proprio in una chiesa. Non in assoluto, in virtù di un purismo eccessivo ma perché oggi, nel nostro mondo, è essenziale per il cristianesimo dissociarsi dal folklore con il quale troppo spesso lo si confonde. Regardsprotestants

Traduzione dal francese di Jean-Jacques Peyronel | Foto:”Maiori Presepe Giardini Mezzacapo 2004 038“. Con licenza CC BY-SA 1.0 tramite Wikimedia Commons.