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Cec. Lanciata la “Rete ecumenica a favore della difesa della pace”

La Consultazione ecumenica sulla pace svoltasi dal 1° al 5 dicembre a Sigtuna in Svezia e promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) si è conclusa con la nascita di una “Rete ecumenica a favore della difesa della pace” (Ecumenical Peace Advocacy Network). Scopo di questo nuovo network – che coinvolge chiese, organizzazioni ecumeniche e attori della società civile – è assai ambizioso: l’idea è quello di promuovere nelle sedi appropriate della comunità internazionale una pressione politica coordinata al fine di costruire a livello globale una pace durevole e giusta. L’iniziativa, che si iscrive nel solco del “Pellegrinaggio verso la pace e la giustizia” lanciato in occasione della 10a Assemblea del Cec di Busan (Corea del Sud), punta ad azioni concrete, tese al raggiungimento degli scopi prefissati attraverso strategie pratiche e strumenti adeguati.

“La nuova ‘Rete ecumenica a favore della difesa della pace’ è una grande opportunità per le chiese ad agire insieme nell’affrontare a livello globale questioni legate alla pace – ha sottolineato Rudelmar Bueno de Faria, rappresentante del Cec presso le Nazioni Unite di New York -. Per quanto riguarda le questioni inerenti alla pace nel mondo, le chiese e organizzazioni ecumeniche hanno la responsabilità di impegnarsi, anche influenzando processi che favoriscano una pace durevole e giusta”. Le azioni così portate avanti, spiega ancora Bueno de Faria, saranno guidate dai concetti espressi nel “Pellegrinaggio verso la pace e la giustizia”, primo fra tutti quello per cui la pace e la giustizia sono irrimediabilmente legate l’una con l’altra.

La Consultazione di Sigtuna ha visto riuniti un’ottantina di esperti di tutto il mondo – leader di chiese, organismi ecumenici e della società civile, ma anche delle Nazioni Unite – con l’obiettivo di trovare delle vie percorribili nella costruzione di una pace durevole e giusta. “E’ stata un’occasione per scambiarsi esperienze nella promozione della pace, senza dimenticare aspetti importanti quali la violenza di genere, l’impegno delle donne e dei giovani nella costruzione della pace, nonché la cooperazione interreligiosa per la pace”, ha aggiunto Bueno de Faria.

L’incontro è stato ospitato dalla Chiesa di Svezia, dalla Chiesa Unita di Svezia e dal Consiglio cristiano di Svezia. Nev – Notizie Evangeliche

Foto Nev