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La statua di Gesù “senzatetto” trova finalmente collocazione

La scultura presenta Gesù sotto una coperta che dorme su una panchina. L’opera dell’artista canadese Tim Schmalz ricevette tempo fa il rifiuto delle autorità ecclesiastiche della chiesa di San Martino nei Campi in Trafalgar Square. Ora, però, il lavoro artistico è stato accettato dalla Methodist Central Hall di Westminster, che tra l’altro svolge un ministero specifico per le persone senza fissa dimora.

Il sovrintendente past. Martin Turner ha detto: «È molto pertinente che Gesù sia al di fuori della chiesa e non all’interno; ci ricorderà dell’amore di Gesù per i poveri e gli emarginati». Inoltre,

riflettendo sulla vicinanza della Methodist Central Hall di Westminster alla Corte Suprema e alle Camere del Parlamento, ha aggiunto che la scultura può fungere da “voce profetica”. «C’è uno spazio per sedersi sulla panchina, proprio accanto ai piedi forati di Gesù. Si tratta di una potente esperienza personale. Anche se abbiamo trovato una collocazione per Gesù homeless, in realtà Egli dorme su ogni panchina in tutto il mondo».

Lo scultore Tim Schmalz, felice dell’accoglienza della statua da parte della Chiesa metodista di Westminster, ha espresso invece il suo dispiacere per il rifiuto da parte della chiesa di San Martino. «Rifiutando la scultura di Gesù homeless, essi hanno respinto uno degli aspetti più sacri del cristianesimo: quando vediamo il minimo di questi nostri fratelli e sorelle, dovremmo vedere Gesù e agire di conseguenza».

Secondo il settimanale anglicano Church Times, la chiesa di San Martino nei Campi ha respinto la scultura a causa di una norma che vieta a chiunque di dormire o di star sdraiato all’interno della chiesa.

«Ci avrebbe esposti al ridicolo», ha detto il vicario, Canon Sam Wells. «La gente avrebbe detto: “Gesù lo fa: perché non posso farlo io?”. Sembra banale, ma abbiamo una politica per la quale non è permesso alle persone di sdraiarsi all’interno del nostro sito». Wells ha inoltre detto che la statua non rappresentava la realtà dell’essere senza fissa dimora a Londra, dove la maggior parte delle persone dormono sui bus di notte piuttosto che sulle panchine, ma semplicemente “oggettivava” quelle stesse persone, incoraggiando degli stereotipi. «Essi hanno bisogno di essere protagonisti della propria redenzione piuttosto che essere oggetti della pietà di qualcuno».

A questo proposito Schmalz ha risposto: «In un certo senso, il lavoro di un artista è di oggettivare le cose. Questa statua oggettiva la persona senza fissa dimora nel contesto del rispetto più sacro e prezioso, come il Figlio dell’uomo voleva che li vedessimo… Voi avete questa chiesa nel centro di Londra. Qual è stata l’idea per la quale è stata costruita questa chiesa? Per annunciare Gesù. Questa scultura è un modo di predicare una delle parti più potenti del Vangelo».

Foto: “Statue of Christ the Homeless, Regis College, Toronto” by Pjposullivan – Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.