timthumb_1

La Chiesa luterana in Italia: «assoluta trasparenza nella gestione dell’8 per mille»

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia (Celi), che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola e i cui rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa siglata nel 1993, interviene con un commento sulle osservazioni della Corte dei Conti in merito al meccanismo di distribuzione delle risorse “Otto per mille” alle chiese cristiane e alle altre confessioni religiose.

Ecco le parole del pastore Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia:

«Da sempre come Celi ci ispiriamo a criteri di assoluta trasparenza nella gestione dei fondi 8xmille che gli italiani ci destinano. Proprio per questo, riteniamo che l’invito autorevole proveniente dalla Corte dei Conti al legislatore e alle parti interessate, affinché sia incrementata la trasparenza del meccanismo di raccolta e distribuzione di tali fondi, meriti la massima considerazione. D’altronde la rendicontazione Celi dei fondi 8Xmille è stata effettuata sempre in totale conformità alle norme vigenti, con l’intenzione di fornire un quadro esaustivo ai cittadini, e con piena soddisfazione da parte dello Stato Italiano. Anche se gestiamo fondi che costituiscono soltanto una piccola quota del sistema, come Celi viviamo tale gestione come una grande responsabilità. E riteniamo anzi che proprio la trasparenza della gestione e l’uso virtuoso dei fondi abbiano determinato la crescita progressiva delle firme a favore della Chiesa luterana: dalle circa 40.000 del 2009 fino alle 58.500 registrate nel 2013, con una crescita pari al 45% in 5 anni. E il dato 2013 è particolarmente significativo se si pensa che equivale a oltre 8 volte il numero dei luterani in Italia».

I fondi 8xmille sono fondamentali per la Celi, una piccola realtà cristiana senza grandi patrimoni: basti pensare che essi costituiscono l’unica forma di trasferimenti dallo Stato alla Chiesa luterana, che non percepisce finanziamenti in altre forme come, ad esempio, contributi per l’edilizia, fondi 5xmille ad eventuali organismi di tendenza e così via. L’unica eccezione è costituita da alcuni finanziamenti alla Scuola paritaria Gesù di Nazareth, che è un vero motivo d’orgoglio per la Celi: a Santa Maria la Bruna – nel comune di Torre Annunziata in provincia di Napoli – questa scuola svolge da sempre un delicato ruolo sociale, operando per la crescita di tutti i ragazzi, a prescindere dal loro credo, come testimonia il fatto che solo una percentuale statisticamente irrilevante degli alunni è di confessione luterana.

Capace di evolvere con la società, oggi la Celi è fortemente impegnata non solo nella cura delle anime, ma anche in numerosi ambiti quali cultura, sanità, scuola, assistenza a poveri e immigrati, educazione ambientale, pari opportunità uomo-donna, difesa delle diversità e lotta alle discriminazioni, partecipazione al dibattito etico, religioso e politico. La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, essendo statutariamente bilingue, italiano e tedesco, è un ente ecclesiastico che attualmente raggruppa 7.000 luterani distribuiti in 15 comunità, dalla Sicilia all’Alto Adige. I suoi rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione).

La più antica comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.

Fonte: Celi | Foto: Celi